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Adesso pochi più scudi mi avanza a spendere per essi, e questi spendo volentieri.... due ceri.... due messe.... se fossero carrette di calce viva, e le anime loro potessero restarne scottate.... io ne farei gettare sopra la fossa loro anche due mila. O Papa Clemente, che mi condannasti a pagare loro quattromila ducati di pensione annua, mi costringerai a pagargliela tuttavia?

Alle otto, il domani, Concettella tornò. Don Diego ebbe della pena a riconoscerla. Ella era andata a fare la sua teletta alla riva del mare, la notte stessa. La speranza di un avvenire più clemente le aveva dato del coraggio. Aveva ammassati i suoi capelli in un lembo di vecchia pezzuola rossa e si era coverta degli addobbi di Bambina. La civetteria, l'anima della donna, si risvegliò.

Per noi, che nati ai limpidi Raggi d'un ciel clemente, In grembo a questa Italica Terra di fior ridente, Invidïam, per stolida Moda o per goffa insania, I ghiacci alla Siberia, Le nebbie alla Germania. E gi

Clemente VI fu uomo di spirito, istruito, d'inclinazioni mondane, un perfetto gentiluomo della casa di Beaufort, amico del Petrarca, amante delle belle arti, della poesia, delle scienze; egli chiamò le Muse alla voluttuosa sua Corte di Avignone. La citt

La mia lettera l'ha avuta ieri. Ha risposto subito di certo: impostando ieri sera, la risposta doveva arrivare stamane; mettiamo un corriere in ritardo... arriva oggi. Ho domandato a Clemente. Ebbene? Non ha altro da dire. Il barone lo manda e deve consegnarsi arrivando. Fallo entrare. Clemente. Che ordini vi ha dato il vostro padrone?

19 Lo fece tor, che tutto era sanguigno, il conte, e medicar discretamente; e confortollo con parlar benigno, come se stato gli fosse parente; che dopo il fatto nulla di maligno in tenea, ma tutto era clemente. Fece dei morti arme e cavalli torre; del resto a' servi lor lasciò disporre.

Il secolo non aveva una coscienza morale che potesse offendersene, mentre la sua coscienza storica vi si vedeva mirabilmente ritratta. Guicciardini, che aveva combattuti i Discorsi non protestò contro il Principe, Leone X consultò poco dopo Macchiavelli sulla politica generale e sulle condizioni di Firenze; Clemente VII più tardi gli commise le storie.

A quel tempo risale la prima storia delle piene del Tevere, scritta dall'auditore di Clemente VII, Ludovico Gomez, stampata a Roma nel 1531. Essa è la base di ogni posteriore lavoro sull'argomento. De prodigiosis Tiberis inundationibus ab urbe condita ad annum MDXXXI. Commentarii Romae apud F. Minutium Calvum, Anno MDXXXI, in-4.

Clemente VII, che gli aveva commesso le Storie, era succeduto ad Adriano VI sul trono di Leone X, del quale era stato segretario così accorto e stimato che pareva, secondo il giudizio del Guicciardini, piuttosto guidare il papa che servirlo.

Ne restan di Clemente quarto, a lui indirizzate nei primi principî del regno, due epistole, che son modello di politica prudenza e umanit