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Prospero, deposti sopra la tavola guantiera e tazza, si prostrava ai piedi di Papa Clemente dicendo: Non mi sia ascritto a colpa, Beatissimo Padre, io ve ne supplico in ginocchioni, di assumere le parti per me onoratissime del più umile fra i vostri servitori. Alzatevi...

Quando le si furono schierati dintorno, la Beatrice così favellò: Fratelli in Cristo! Dello ufficio caritatevole, che voi mi prestate, vi rendo col cuore quelle grazie che il mio labbro non può pronunziare, e prego Dio che vi retribuisca secondo i meriti vostri. Tanto più io mi sento poi penetrata di tenerezza per voi, in quanto che standovi incappucciati, epperò a me ignoti, volete significare con questo, che voi non sovvenite alla persona, bensì alla creatura che soffre. Ma io ho bisogno di maggiore aiuto da voi, che voi per ordinario non pratichiate dispensare; ed io ardisco supplicarne voi, che questo piissimo padre spirituale. La nuova mia inchiesta sia, io prego, argomento non d'indiscretezza per mia parte, bensì del bisogno. Mediante il notaro della Compagnia dello Sacre Stimate ho fatto il mio testamento. Ora dubitando che i tribunali vogliano mettere qualche ostacolo alla sua esecuzione, supplico voi affinchè v'interponiate con tutti i nervi presso Papa Clemente, e lo induciate a contentarsi che la mia dote venga impiegata nel modo che sta scritto l

Queste parole, profferite con senso inenarrabile di scherno, caddero sul capo del Farinaccio come una falda di fuoco infernale: levò gli occhi per fissare in volto Papa Clemente, e il volto di Papa Clemente gli apparve di pietra: La mia coscienza, riprese Prospero avvilito, mi dice che non avrò più pace. L'avrete, credete a me, che me ne intendo l'avrete.

Marcantonio, figlio di Ascanio, rinomato come uno dei vincitori della battaglia di Lepanto. Nessuno poi ignora quale parte ebbe prima di ciò Pompeo Colonna nelle disgrazie di Clemente VII e nel sacco di Roma.

«Se il Pastor di Cosenza, che alla caccia »di me fu messo per Clemente, allora »Avesse in Dio ben letta questa faccia, »L'ossa del corpo mio sarieno ancora »In co' del ponte presso a Benevento, »Sotto la guardia della grave mora. »Or le bagna la pioggia e move il vento »Di fuor dal Regno, quasi lungo il Verde, »Ove le trasmutò a lume spento

Basti rammentare per tutti Giacomo Clemente, uccisore di Enrico III, il quale si apparecchiò alla strage col conforto del pane eucaristico, e con le discipline più solenni della nostra religione.

Era stato eletto al pontificato, fino dal 5 giugno 1305, l’arcivescovo di Bordeaux, Bertrando di Goth, Guascone, col nome di Clemente V. A Perugia, dov’era morto il buon papa Benedetto XI, solo dopo uno spazio di dieci mesi e 28 giorni si potè ottener l’elezione del nuovo pontefice; ma, secondo che narrano gli storici più imparziali, una delle più turbinose che mai avvenissero.

Saba Malaspina, cont. pag. 334. Capitoli del regno di Napoli, 10 giugno 1282. Epistola di Clemente IV, in Raynald, Ann. ecc. 1267, §. 4. Saba Malaspina, cont. pag. 334. Capitoli del regno di Napoli, 10 giugno 1282. Saba Malaspina, cont. pag. 333. D'Esclot, cap. 88. Anon. chron. sic. cap. 40, loc. cit. pag. 155. Capitoli del regno di Sicilia, cap. 19 e 20 di re Giacomo.

I Romani mandarono un'ambasceria a Clemente VI per sollecitarlo a voler far ritorno a Roma; trovavasi fra i legati Cola. Fu appunto in Avignone che Petrarca lo conobbe.

Ma ella, come fu al pian terreno, si sciolse dolcemente da noi, e volle da sola innoltrarsi all'aperto. «Non temete, diceva sorridendo, io sono forte oggi, posso correre un tratto da me.... potrei anche volare». Ella aveva veduto in quel punto passar roteando dinanzi a' suoi occhi una famiglia di rondini, tarde ospiti della Montalda, che ancora non avevano saputo risolversi a mutare di clima. «Poverine! continuò; voleranno anche esse a dilungo, valicheranno i mari tra poco, in cerca d'un cielo più clemente del nostro». Io stavo silenzioso a guardarla.