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L'insurrezione di Milano e Venezia sorse, invocata da tutti i buoni d'Italia, dal fremito d'un popolo irritato d'una servitù imposta per trentaquattro anni al Lombardo-Veneto da un governo straniero aborrito e sprezzato. Fu, quanto al tempo, determinata dalle provocazioni feroci degli Austriaci che desideravano spegnere una sommossa nel sangue e non credevano in una rivoluzione. Fu agevolata dall'apostolato e dall'influenza, meritamente conquistata fra il popolo, d'un nucleo di giovani appartenenti quasi tutti alla classe media e tutti repubblicani, da uno infuori, che allora nondimeno si dicea tale. Fu decisa e questo è vanto solenne, non abbastanza avvertito, della gioventù lombarda quando era gi

Fin allora avevamo veduto i soldati ammonticchiati l'uno sull'altro nei vagoni di terza classe: noi tutt'al più eravamo quattro per scompartimento; ci era posto da sdraiarsi e di attaccare anche un sonnellino.

Le intrapresi su queste due sole classi di lavoratori, perchè non si può ammettere che le conseguenze del lavoro duro e precoce nell'una classe vengano compensate dalla migliore nutrizione e dalla più igienica abitazione.

L'individuo che esce generalmente dalla classe dei farmacisti, comincia a suonarlo nella retro bottega di suo babbo e continua fino a quindici anni. A questa et

La classe media, non iscarsa di cultura, offriva qualche caso di simpatia, più che verso la nazione nemica, verso il giacobinismo, ma non per l’attrattiva che una setta od anche una segreta societ

Fabio si sentì offeso dalla mancanza di rispetto per tutta una classe, che era assuefatto a venerare, e per don Pio specialmente, ma non rispose altro che con un sorriso, e disse: Credo infatti che tu sia aspettato da un pezzo. Lo so, ma io non mi scomodo per nessuno e prima delle dieci in camera mia non fa giorno.

Così nata l’alta classe, a poco a poco, col progredire dei secoli, col succedersi degli avvenimenti, con gli incessanti bisogni dei sovrani, diventava una legione con diritti e preminenze tutte proprie.

Gran trionfatore tra le borghesuccie che aspirano all'alto, il principe Orsi di Frassinoro non era tagliato per ottenere la più piccola vittoria nella sua propria classe. Le donne eleganti e galanti sentivano per quell'effeminato l'antipatia istintiva che avrebbero sentita per ogni donna la quale potesse gareggiar con loro di bellezza o di grazia.

Il povero ragazzo era lacero e malaticcio. Gli avevan dato una cabina nella seconda classe. Tutti lo guardavano; qualcuno lo interrogava: ma egli non rispondeva, e pareva che odiasse e disprezzasse tutti, tanto l'avevano inasprito e intristito le privazioni e le busse.

Ciò che il Sonnino e il Franchetti e il Bonfadini cito di proposito persone non sospettate di radicalismo o di socialismo osservarono sulle amministrazioni comunali, dovettero constatarlo anche nelle amministrazioni delle opere pie. Nel giudizio sulle imposte, come mezzo di iniquo sfruttamento di classe, lascio la parola all'on.