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Cardello diè un salto giù dal palcoscenico, e scoppiò in pianto anche lui, con le mani tese verso la morticina quasi avesse paura di avvicinarsi e la chiamava per destarla, giacchè non gli pareva morta ma addormentata.

Lui si chiamava Fausto; aveva poco più di trentacinque anni, ed era artista di canto; tenore. Lei era una di quelle signore eleganti di cui si dice sempre il casato ed il titolo, e si possono frequentare un mese senza saperne il nome. Non si conoscevano.

Prima ella si chiamava Oldofredi, adesso era Oriani; dalla citt

I dotti hanno dato a questa pianta il nome di nicotina, ed ecco il perchè: Quattrocent'anni sono, un francese che si chiamava Nicot, fu mandato come ambasciatore dal re di Francia al re di Portogallo. In questo paese egli ebbe luogo di esaminare una pianta che gli Spagnuoli avevano importata dall'America e si chiamava tabacco. Siccome era una vera novit

Vìvevano una volta due vecchi sposi. Egli non si chiamava Taddeo, ma Paolino, ed essa, la signora Brigida, buone anime entrambe. Il sor Paolino lavorava in canestri e la moglie in raggiustare le calze; dopo trent'anni, si volevano bene come il primo giorno di matrimonio, anzi, invecchiando, miglioravano nell'amore, come il vino nelle botti suggellate. Se il Cielo mi concedesse tanto buon tempo che io potessi raccontare giorno per giorno la vita del sor Paolino, e della sora Brigida, crederei di giovare col mio libro a' miei simili, ben più che con un trattato di meccanica celeste: perchè, dopo tutto, l'amore e la benevolenza sono il pernio, sul quale la ruota del mondo gira senza stridere. Ma poichè questa consolazione non mi è concessa dalle circostanze, racconterò almeno in quest'occasione del santo Natale un episodio della loro vita, che far

Vide ed ammirò anch'egli quelle due luci che il 153 chiamava, in un impeto lirico, «i più begli occhi d'Italia» e che il 152, capo ameno se altro fu mai, simulando la parlata e l'accento di un viaggiatore tedesco in Italia, ribattezzava per «belle parrocchieMa che parrocchie! esclamava il 153. Arcipreture, collegiate, abbazie, cattedrali, basiliche!

Verdi, dopo un'audizione dell'ouverture del Tannhäuser, in una lettera a un suo amico chiamava Wagner matto.

Nel mentre che il greco esaminava le cinghie della sua cavalcatura, Abd-el-Kerim con un cenno impercettibile chiamava a il sudanese. Hai veduto passare alcuno? chiese rapidamente e sotto voce. , disse il sudanese. Chi? Due persone su di un mahari dal mantello fosco. Erano?... L'ignoro, ma una pareami una donna. Abd-el-Kerim sussultò.

La più ostinata di quelle collere bianche era Pier Luigi che le chiamava così il Della Valle l'ebbe appunto da combattere nei primi giorni che erano arrivati a Santo Fiore.

Un altro personaggio importante, e poco simpatico, che stette fino all’ultimo al fianco di Giuliano, è Prisco, lui pure della scuola di Edesio. Dottissimo, così da avere in sommo della bocca tutta la dottrina degli antichi, bellissimo della persona, era uomo burbero e duro di modi. Non voleva discendere alle discussioni e serbava la sua sapienza, dentro di , come un tesoro, e chiamava scialacquatori coloro che con facilit