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Anche il mio Sandro, ch'è stato via coi tedeschi e poi coi piemontesi, dice che dappertutto è lo stesso. O lavorare, o... via! Non sta neppure bene di dirle certe parole. Raccomandiamoci piuttosto al Signore, che ci tenga la sua santa mano sul capo. Le anziane approvarono gravemente e tutte s'affrettarono verso casa senz'altro dire.

CRISAULO. Non ti dico altro se non che quanto mai ce n'è bisogno: ché so ben come sto. Fa' di servirmi e serviti di me. ARTEMONA. Ti vo' contare. Quella farina, ch'è forse otto giorni che mi mandasti a casa, il mio figliuolo, quel maritato, venne, non ier l'altro, quand'io non era in casa, e se la prese dicendo che n'ha piú di me bisogno.

Sentiamo, sentiamo di chi era composto questo sinedrio femminino? Ho proprio tempo da passarle in rassegna... C'era la Rigaldi con le figliuole. Anche con quella di due anni? Sei intollerabile. So ch'è una famiglia dove si comincia tutto presto... Avanti... C'era la contessa Bisenti, la marchesa Terriani con la nuora, la signora Astolfi, la moglie del provveditore agli studi...

Parlate chiaro, Cristí... Diciteme tutto cosa... Forze... chi 'o ssape?... Po' essere ch'è meglio pe buie... Pe me?... Tutto po' succedere... 'On Vi'... Fatte 'a croce... Ioca! Cristí!... Nun mme vulite di' niente?...

La doppia di Spagna di peso valeva lire 28.10, e con 100 doppie, che erano lire 2810, io aveva scudi d'argento, di giusto peso a 9.12 l'uno, numero 297 manco 24 soldi: ora, che la doppia è passata a 30 e lo scudo a 10 lire, averò con 100 doppie 300 scudi giusti, ch'è lo svario d'un per cento in circa.

Le sigle ricorrenti nell'esergo del diritto di questi nummi mi richiamano a parlare di una consuetudine della zecca nostra. Il religioso rigore serbato da' Veneziani costantemente nell'esercizio di quest'atto del sovrano potere ch'è la monetazione, gl'indusse a mettere in opera tutt'i mezzi possibili per guarentire il commercio da quelle fraudi che, con tanto danno di esso, avvenivano non raramente nella bont

Miser chi male oprando si confida Che ognor star debba il maleficio occulto; Chè, quando ogni altro taccia, intorno grida L'aria e la terra stessa in ch'è sepulto: E Dio fa spesso che il peccato guida Il peccator, poichè alcun gli ha indulto, Che se medesmo, senza altrui richiesta, Inavvedutamente manifesta.

O Alberto tedesco ch'abbandoni costei ch'e` fatta indomita e selvaggia, e dovresti inforcar li suoi arcioni, giusto giudicio da le stelle caggia sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto, tal che 'l tuo successor temenza n'aggia! Ch'avete tu e 'l tuo padre sofferto, per cupidigia di costa` distretti, che 'l giardin de lo 'mperio sia diserto.

"Proprio così," disse la Duchessa, "e la morale di ciò è questa 'Siate quello che volete parere' o se volete che ve lo dica più semplicemente 'Non vi crediate mai d'essere altra se non quella che apparite ad altri d'essere o d'essere stata o che possiate essere, e l'esser non è altro che l'essere di quell'essere ch'è l'essere dell'essere, e non altrimenti."

Ohibò! ohibò! tornò a dire il cappellano: e poi... scommetterei ch'è male informato, anzi.... son certo che falla. E se facessi il nome alla persona?... Il nome?... Io non ne so niente. Oh bella! chi dice che debba saperne qualcosa lei? Io non c'entro, dico.