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Ma l'invocazione peccava da un lato. Se egli potesse sposarsi subito a Cristina, l'usciere, divenuto suocero, lo pregherebbe di fermarsi in Milano, salvando in qualche modo i suoi cenacoli dalle unghie ladre dell'agente delle imposte. E come sposare Cristina prima che avesse l'et

Giusto, diventato maestro a forza di digiuni, a 36 anni non era scontento del proprio stato, avendo venduto quaranta volte un Cenacolo di Leonardo da Vinci, ai Russi ed agli Americani del buon tempo, e ultimamente ai Tedeschi ed agli Inglesi. Sperava di vendere altri cento Cenacoli prima di chiudere gli occhi all'eterno sonno; solo gli rimaneva il dubbio angoscioso che l'affresco di Leonardo, ridotto gi

Pigliata in tal modo la piega, nuove consuetudini si vanno formando nell'anno. Si studiano molto, è vero, gli umori del corpo insegnante; si medita anche il problema del miglior modo di ottenere la firma del professore sul certificato bimestrale; ma fermi ! Anche la gaia fratellanza di prima va a rotoli; succedono i piccoli crocchi, e, secondo i gusti, le combibbie, i cenacoli.

Quell'uomo ingegnoso, fatto il calcolo che i Cenacoli di Giusto pagati a peso d'oro dovessero dargli molto più companatico che un artista di modesto appetito possa digerire, intimò subito una tassa di ricchezza mobile per una somma enorme, dugento lire annue, da pagarsi in sei rate uguali ogni bimestre, facendo risalire l'obbligo del pagamento a tre anni innanzi per mancata denunzia; insomma uno scapaccione di ottocento lirette.

Ma la belva non fu mansueta; dimostrò a Giusto, il quale ascoltava a bocca aperta, che solo con i Cenacoli mandati all'estero tre volte l'anno a un di presso, un maestro di quel valore.... Quale?, domandò umilmente Giusto. Dugento lire annue di ricchezza mobile, pagabili in sei rate uguali.

In luogo delle grandi piscine, la tinozza dove si sta rattrappiti e immobili, come i feti nei vasi; e in cambio delle musiche dei cenacoli, il campanello per la biancheria! Eravamo nell'ultima sala, o campo (chè non v'è più tetto), quando il silenzio profondo che regnava intorno fu rotto improvvisamente da una voce: «Veni c