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2. Il concetto dell'armonia coloristica, concetto e difetto caratteristico dei Francesi, che li costringe fatalmente nel grazioso, nel genere Watteau, e perciò nell'abuso del celestino, del verdino, del violettino e del roseo. Abbiamo gi

Da Corfinium quante prospettive storiche si presentano alla mente del viaggiatore! Quinto Silio, Ovidio, Celestino, Cola di Rienzo. E dovunque, davvero, in Italia, in questi paradisi naturali che da una bellezza conducono ad una bellezza più grande, dovunque troviamo vive e fresche le fonti della storia! Da ogni lato balzano figure del mito e della storia più ricca e più grande del mondo!

Pietro, o meglio Celestino V, decise di abdicare, e così fece, cinque mesi appena dopo la sua elezione, fuggendo quindi subito nella sua solitudine. Ma non appena il Gaetani fu eletto papa col nome di Bonifacio VIII, fece arrestare il fuggiasco, lo portò nel suo palazzo di Anagni e da questo poi lo relegò nel vicino castello di Fumone, dove l'infelice eremita finì i suoi giorni.

Quindi s'apre la guerra; Genova e Pisa armano per Arrigo; questi scende, ed è incoronato in Roma da papa Celestino testé succeduto. Poi muove contro a Tancredi, ma è respinto e risale a Germania, componendo per via una delle molte guerre che giá ferveano di nuovo tra cittá e cittá e signori in Lombardia.

Alcuni voglion dire ch'esso usò con alcuni suoi segreti servidori, che la notte voci s'udivano nella camera del predetto papa, le quali, quasi d'angeli mandati da Dio fossero, dicevano: Renunzia, Celestino! renunzia, Celestino! Dalle quali mosso, ed essendo uomo idiota, ebbe consiglio col predetto messer Benedetto del modo del poter renunziare.

E dicesi lui a questo rifiuto essere in questa maniera pervenuto, che, essendo egli semplice uomo e di buona vita nelle montagne del Morrone in Abruzzo sopra Selmona in atto eremitico, egli fu eletto papa in Perugia, appresso la morte di papa Niccola d'Ascoli; ed, essendo il suo nome Piero, fu chiamato Celestino.

¹ Gli antichi Cronisti espongono la storia diversamente, e narrano come Enrico reduce di Soria andando a Roma nel 1195, sotto il Pontificato di Celestino III, trovò la Chiesa in discordia con Tancredi Conte di Lecce, fatto Re di Puglia e di Sicilia dal volere dei Baroni; onde per torgli il Regno convenisse col Papa di rapire Gostanza, figlia del Re Rogiero, dal convento di San Salvatore a Palermo, dov'era monaca consacrata, e prendersela in moglie. Gostanza, aggiungono, quando sposò l'Imperatore aveva circa 50 anni, ed essendo di a poco ingravidata, siccome nessuno lo credeva, allorchè si sentì vicina a partorire. fece tendere un padiglione su la piazza di Jesi, nella quale citt

Un altro figlio diretto del medioevo leva la sua ombra sulla Maiella: Cola di Rienzo, l'ultimo tribuno di Roma, in esilio, e non più vestito di broccato e di seta bianca, ma nella cella di quei Celestini che il papa-eremita aveva fondato. Anch'egli fu dunque un eremita della Maiella, cinquant'anni dopo Celestino. Dopo la sua cacciata dal Campidoglio, andò errabondo nel napoletano, e si rifugiò poi in queste solitudini, visse cogli eremiti, assorto in meditazioni sulla riforma universale, alla quale si credeva chiamato. Di l

Il quale come a doverla fare il vide disposto, essendo essi in Napoli, segretamente fu col re Carlo secondo, re di Cicilia, a cui stanza il detto papa poco davanti avea fatti dodici cardinali, e apertogli l'animo suo, gli promise d'aiutarlo con ogni forza della Chiesa nella guerra sua di Cicilia, dove facesse che, rifiutando Celestino il papato, esso facesse che i dodici cardinali, fatti a sua stanza, gli dessero le boci loro nella elezione: la qual cosa il re gli promise.

Continuò Ruggieri sue guerre di conquista e riunione del Regno, e gli fu confermato questo da papa Innocenzo II. E morto Innocenzo , succedettergli Celestino II, Lucio II, Eugenio III, buoni pontefici, turbati da' grandi romani costituitisi in senato; imitazione forse buona de' nuovi Consigli di credenza, ma fatta risibile dalla formola di «senatus populusque romanus», che si riprese.