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Il generale supremo Rosselli avendo preposto alla difesa della porta San Pancrazio il Garibaldi, questi mena la sua legione alla porta Cavalleggieri nello intento di minacciare di fianco i Francesi, e sloggiarli dalla posizione presa: facile comprendere come se non si fosse liberata, la difesa di Roma più che altro sarebbe stata agonia: di qui pertanto la smania dei Francesi di occuparla anco con la frode, e la pertinacia del Garibaldi a volerla riconquistare. Egli però bentosto si avvisava sarebbe riuscita la immaginata mossa indarno avendo ormai i Francesi raggiunto lo scopo al quale miravano, e quinci agevole per loro percotere chiunque arrivasse dalla parte dei prati; per la qual cosa ei riconduce la legione dalla porta Cavalleggieri a quella San Pancrazio. Col

Il Tevere parte Roma, non però ugualmente; alla diritta del fiume sorge da un lato il Vaticano, dall'altro il Gianicolo; qui la cinta di mura prima costruita da Leone IV, poi ampliata da Pio V, e ingagliardita in processo da Pio V, la quale comincia da castello Santo Angiolo, e girato intorno il Vaticano termina a porta Santo Spirito. Urbano VIII edificava un recinto nuovo di mura bastionate, che da porta Cavalleggieri prossima a quella di Santo Spirito va in su pel Gianicolo, arriva a porta San Pancrazio, e quinci avvalla fino alle rive del Tevere a Porta Portese. Da ora in poi Roma non ha difesa eccetto il fiume; ricompariscono mura male fabbricate, e peggio rabberciate, mezzo in rovina, le quali corrono a mezzogiorno, a levante e a tramontana cessando al foro Boario, dove da capo il solo fiume schermisce Roma per un miglio all'incirca; al termine del quale sorge castel Santo Angiolo. I Francesi mossero da occidente facendo capo alla parte più munita di Roma, non gi

Ma quasi nel medesimo tempo si raffrenò e volto al segretario Fate dire al capitano de' cavalleggieri, che al figlio del Baglione si facciano onori come ad un re, andate: e noi tutti... si volse poi a quanti gli stavano intorno... fino a quando ei rimarr

«I monti delle Cave della Creta sono risentite ondulazioni di terreno, comprese fra la strada di Tiradiavoli, che parte da Porta San Pancrazio, costeggia Villa Pamfili e, svolgendo verso destra, conduce al canale di Pio V, e l'altra che, movendo da Porta Cavalleggieri, rasenta le mura Vaticane, passa per la Madonna del Riposo, e curvandosi a sinistra, si unisce alla precedente.

Venendo da Castel Guido a porta Cavalleggieri si lasciano a destra le alte posizioni del Gianicolo, e trovandosi la Legione Italiana su quelle alture, essa colse l'opportunit

I Francesi giunti al bivio della strada di Civitavecchia distante 1500 metri da Roma non si bipartirono, ma conforme loro persuade la consueta superbia tirano innanzi di conserva per la via che mena a porta Cavalleggieri. Di tratto in tratto incontravano scritto sui muri, ovvero sopra cartelli pendenti da pertiche l'articolo quinto della loro costituzione, e i Francesi leggevano e ridevano, usi a tenere le costituzioni in pregio di fazzoletti da naso, e peggio. Anco il giornale del Generale Vaillant ricorda queste iscrizioni; erano della libert

Baldanzoso, il nemico avanzavasi sulla strada di Castel Guido verso porta Cavalleggieri, ed alle 10 antim. spiegava le sue teste di colonne, ed assaliva risolutamente, protetto dalle sue artiglierie messe in posizione.

«L'esercito Romano fu diviso in 5 brigate. «La prima doveva uscire da Porta Cavalleggieri, prendere per punto di direzione il Canale di Pio V, e portarsi a ridosso di Villa Pamfili, cercando penetrarvi.

La brigata Garibaldi fu ordinata a coprire la posizione tra porta Portese e porta San Pancrazio; quella di Masi distribuita tra porta Cavalleggieri e porta Angelica; la riserva composta dalla brigata Galletti, dai dragoni Savini, dai bersaglieri Manara, schierata tra Piazza Navona, la Lungara e Borgo; i bastioni furono coronati di nuovi pezzi, le batterie del Vaticano rinforzate; tutto ciò disposto in buon ordine; di modo che Roma si tenne pronta a ributtare gli assalitori.

Appena visti i cavalleggieri, il ragazzo buttò via il bastone e si levò il berretto. Era un bel ragazzo, di viso ardito, con gli occhi grandi e celesti, coi capelli biondi e lunghi: era in maniche di camicia, e mostrava il petto nudo. Che fai qui? gli domandò l'ufficiale, fermando il cavallo. Perchè non sei fuggito con la tua famiglia? Io non ho famiglia, rispose il ragazzo. Sono un trovatello.