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Voi sapete che ho tanta robba che posso giovar agli amici e castigar gli inimici; e chi mi toglie lei, mi toglie l'onor mio: e l'onor pone l'uomo in disperazione, e il disperato di se stesso non può aver pietá di alcuno. Son uomo da far che i suoi amori gli costino molto cari, e a voi, a Forca e a tutti i complici; e sará piú duro il vero male che l'apparenza del falso bene.

Nel quale si veda messer Pietro perdere la pazienza, il Sangonetto la ciarla, il Picchiasodo l'occasione, Giacomo Pico il tempo e mastro Bernardo la scrima. All'atto insolito e inaspettato, il primo pensiero di messer Pietro fu di metter mano alla spada e di castigar l'arrogante che ardiva afferrare le redini del suo palafreno.

Conosco aver errato; ché non dovea cosí rigorosamente castigar la balia, e dovea considerar ch'era vecchia, che i vecchi per se stessi sono colerici e ritrosi. Ma ogni uomo, che spunta di , mi par che sia Pardo e che dica: Dammi la mia Cleria e togliti la tua Sulpizia. Ma eccolo che viene, e alla volta mia. Idio mi aiuti. PARDO. Fermatevi, Orgio, che ho da parlarvi.

MARTEBELLONIO. Cala qua giú e pigliati cinquanta scudi. LECCARDO. Sali qua tu e pigliatene cento. MARTEBELLONIO. Cala qua giú, traditore, e pigliati mille scudi. LECCARDO. Sali qua tu, forfante, e pigliatene dumila. MARTEBELLONIO. O Dio, che tutto mi rodo per aver in man quel traditore! LECCARDO. O Dio, che tutto ardo per non poter castigar un matto!

«Il caso e le condizioni della mia esistenza, alquanto vagabonda, mi hanno fatto conoscere molte persone e molti atti di queste persone che sono ignoti alla maggior parte della gente fra la quale vivono. Ho udito il mondo esaltarle o deprimerle con giudizi di errore e poche cose che mi hanno fatto altrettanto sdegno, altrettanta amarezza. Avevo forse appena tredici anni quando questi stupidi giudizi umani incominciarono a farmi soffrire. La mia adolescenza fu assai fantastica e ambiziosa. A sedici anni sognavo la gloria come un ragazzo, credevo poter diventare un grande scrittore e m'inebbriava l'idea di far giustizia colla penna senza rispetti umani. Forse, col carattere focoso e altiero che avevo allora, pensavo più a castigar degl'ipocriti che a premiare la virtù sconosciuta. Le mie illusioni, la mia folle ambizione caddero presto e di quell'ideale non è rimasta in me che un'alta, inaccessibile immagine; ma ho sempre pensato che invece di porre in scena caratteri non mai esistiti o fatti di rappezzi, il poeta dovrebbe portare intere ne' suoi libri le persone che ha conosciute nel mondo, rappresentandole secondo verit

Tosto la fama fece il ballo tondo: i creditor l'hanno staggito poi; ed i parenti pel rossor del mondo a male in corpo divenîro eroi, quetando i creditor con piegerie e con danari, e i piú con le bugie. Ma sopra tutto il duca era l'acerbo, ché volea castigar quel malvivente, e rispondeva: In carcere lo serbo: vo' dar esempio risolutamente.