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La Orfei inviò con la mano un bacio all'indirizzo dell'angelo e proseguì: Non dico di mio marito, ma mia suocera, fin ch'è vissuta, e le mie cognate e tante mie carissime amiche mi han tagliato i panni addosso senza misericordia.... Perchè questa ingiustizia?... E anche tu, povera santa, per un'unica leggerezza, rischi di trovar dei giudici arcigni.... Ma coraggio, sai.... Io ti difenderò sempre.

L'esequie delle due carissime donne madre e figlia ebbero luogo senza pompa. Ognuno degli avanzi dei trecento volle accompagnarle all'ultima dimora con Chiassi e tutta l'ufficialit

Le vestigie del quale, con quelle forze che possono gli umani ingegni seguir la divinitá, con ogni arte s'ingegnarono di seguitare i poeti, quelle cose che essi estimavano piú degne sotto favoloso parlare nascondendo, accioché dove carissime sono, non divenissero vili ad ogni uomo, aperte lasciandole.

Per ora preferiva spassarsela, e d'autunno quando i padroni erano in villa accettava di buon animo gli omaggi del conte Leonardo, certa di far arrabbiare le sue carissime amiche e di suscitar la gelosia dei bellimbusti del paese. Perciò ella non aveva nessun riguardo a lasciarsi vedere con Leonardo per le strade maestre e a scambiar la domenica in chiesa occhiate e sorrisi con lui.

Ma il treno procede rapido e senza rumore: le case si succedono alle case, le strade alle strade. A poco a poco i fabbricati diventano più rari; però le aree sono carissime egualmente. La grande massa scura che si stende a destra è il Central Park. Ci troviamo nella vasta zona, fra il parco e il fiume Hudson, fra la 62^a e la 110^a strada. Facciamo un conticino disse Giorgio.

Mi ricorderò sempre, che in una conversazione, a cui prendevano parte uomini vecchi e giovani e donne belle e letterati e scienziati, tutto un mazzo di carissime persone, si lamentava che i fiori, che sono tra le cose più belle di questo mondo, durassero così poco. Una signora sentimentale esclamò: I fiori son come l'amore....

Però mi reduco genuflexo a deprecarvene. PANURGO. Padron mio caro, non saprei che fare per rimediarci. NARTICOFORO. Geraste carissime, se forse accipiendo informazione di me o del mio figliuolo, avete inteso qualche cosa che vi spiace perché si trovano genti che multa dicunt, o forse la dote è troppa o la mia supellettile è poca, ditelo alla libera, ché potremo rimediare al tutto.

GERASTO. Tutte queste rozze che si prestano a vettura, sono cosí stracche e piene di guidaleschi che ti cascano sotto dieci volte per ora. Che farem dunque di questo matrimonio? PANURGO. Carissime germane, poiché per reiterate epistole trattammo questo matrimonio, venuti ad summum conclusionis, gli venne questa egritudine. GERASTO. Non me ne potevate avisar prima che tòrvi questo travaglio?

E sono dolori, illusioni, speranze che hanno consacrato sei anni e sei anni della giovinezza, sei anni dai ventidue ai ventotto anni. Ah se sul cuore si potesse porre una pietra come su una tomba! Ma anche pei morti si spera la resurrezione! 25 gennajo. Oh mie memorie di Limbiate, come mi tornate davanti alla mente, carissime e meste!

Un barlume di speranza, la speranza di salvare quelle carissime creature, balenò alla mente dei due amici i quali, non essendovi tempo da perdere giacché i nemici si preparavano ad un nuovo assalto, vollero tosto seguire il provvidenziale consiglio del vecchio operaio.