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Fermatevi! fermatevi a Primarole tutta la giornata e me ne saprete dire la fine! Erano giunti dinanzi al "Palazzo dei Lavori" e da una rapida occhiata, Matteo Cantasirena capì che le apprensioni dell'"egregio Perego" non erano infondate, esagerate.

Quando Matteo Cantasirena arrivò col primo treno, c'era ad aspettarlo soltanto il Perego. Questi non lo salutò nemmeno, non gli disse una parola e, cattivo segno, continuò a succiare il cordoncino unto degli occhiali. Cosa c'è di nuovo? domandò Cantasirena, colpito. Il non vedersi accolto coll'espansione così necessaria alla sua indole, lo sconcertava. Cosa c'è?

Era un dispaccio di Matteo Cantasirena da Primarole. "Disordini gravissimi. Urge assolutamente. Regolati." Dio! Dio! Basteranno?... domandò Nora agitatissima, angosciata.... e sempre ritta coi pugni affondati nelle coltri, fissò sul signor Galli que' suoi occhi interrogatori e supplichevoli, nei quali luccicavano le lacrime.

E come essa era la vittima di suo marito, lo era pure di tutti gli altri. Il signor Galli aveva dimenticato affatto "la figliuola dello zio Matteo", la signorina Cantasirena. Per lui non c'era più che la signora duchessa, la buona signora duchessa, raggirata da quel vecchio imbroglione! E, Dio, Dio, che piet

Invece Matteo Cantasirena, rimesso dal primo spavento, cominciava a brontolare. Anche questa mi capita, anche le convulsioni!... Anche il Laner che mi diventa matto in casa.... Ma Gioconda!... Ma Evelina?... Come si fa? E col Casalbara che viene a pranzo! E tutto ancora da preparare! La Gioconda gli rispose stizzita: Bisogna fargli bere qualche cosa di spiritoso. Il cognac! Il cognac!

E seguitò a parlare degli ideali, della poesia, della famiglia, degli affetti domestici, i soli veri, i soli legittimi e duraturi.... Pierino intanto abbassava il capo, perchè il Direttore non gli vedesse gli occhi pieni di lacrime. Ma allora, per scuotere la malinconia, Cantasirena cambiò tono di voce, e tornò a parlar d'affari.

E quando c'era una nuova puntata del Dizionario dei patriotti viventi da pubblicare, Cantasirena scriveva lettere, faceva visite, domandava schiarimenti, informazioni, notizie, sapeva destramente rievocare il passato, tanto per lusingare ambizioni, quanto per incutere timori; ma il patriotta vivente, tanto perchè Cantasirena parlasse come per farlo tacere, doveva sempre pagare.

Certo, Matteo Cantasirena aveva subito pensato che quei due non avevano messi gli occhi addosso alla "sua figliuola" con le più sante intenzioni, ma non dubitava punto, ad onta delle precedenti invettive, della testolina quadra, e dello spirito accorto di Nora. E intanto c'era questo di guadagnato: il matrimonio con quel pezzente, taccagno, del Laner andava in fumo.

Obbligare Matteo Cantasirena a riconoscere questo suo debito.... per tutti i casi?... Obbligarlo ad una restituzione, anche rateale, in un tempo indeterminato? Chiss

La folla che lo vedeva sempre in piedi anche dopo le cadute più rumorose, lo stimava un valore particolare; ed era indulgente e benevola con Matteo Cantasirena, il quale, in fondo, non era mai cattivo più del necessario, e gli manteneva la sua simpatia perchè in tutto ciò che di bene o di male si raccontava o s'inventava sul conto suo, c'era sempre la parte amena, la nota dell'uomo di spirito, che faceva ridere.