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A questi tumulti presero parte attiva Callegari Sante, Castelnuovo Umberto, Cerchiai Alessandro, Gabrielli Alfiero e Gruppiola Francesco; nel 6 maggio si trovarono al Ponte Seveso ed in via Napo Torrioni, e nel giorno 7 sul corso di Porta Venezia. Costoro sono anarchici e lo confessano; e tali sono pur anco gli altri imputati Baldini Domenico, Fraschini Giuseppe ed Invernizzi Pietro.

Callegari Sante. Il Callegari Sante, uno studente di scultura, di diciassette anni, che fece parte del cosidetto «processo dei giornalisti», si è trovato nel vagone cellulare che lo conduceva a scontare i suoi diciotto mesi di casa di correzione, con il Frezza. «La nostra prima tappa, mi disse questo minorenne, doveva essere Bologna.

Inoltre il Callegari, coll'istigazione del Cerchiai, nel marzo scorso, alla commemorazione delle Cinque Giornate, portò la bandiera anarchica con la scritta «viva la rivoluzione

dichiara colpevoli Chiesi Gustavo e Romussi Carlo del delitto di cui agli art. 64, 252 e 246 Codice penale. Don Albertario Davide del delitto di cui agli art. 246, 247. Callegari e Castelnuovo del delitto di cui agli art. 252 e 248, tenendo conto dell'et

Callegari Sante, anni 1 e 6 mesi di detenzione da scontarsi in una casa di correzione Castelnuovo Umberto, anni 2 e mesi 1 di reclusione Cerchiai Alessandro, anni 3 di reclusione e 3 di sorveglianza Gabrielli Alfredo, 10 mesi di reclusione Gruppiola Francesco, 1 anno di reclusione e 3 di sorveglianza Baldini Domenico, anni 3 di reclusione Fraschini Giuseppe, 1 anno di reclusione e 3 di sorveglianza Chiesi Gustavo, direttore dell'Italia del Popolo, ad anni 6 di reclusione e 1 di sorveglianza Federici avv.

Il Callegari e il Castelnuovo poi presero parte ai disordini di via Napo Torriani ed a Porta Venezia e devono quindi rispondere anche di ciò: quanto all'Invernizzi nessuna prova si è raccolta a suo carico e deve quindi essere prosciolto.

Pronuncia l'accusa contro: Callegari Sante, Castelnuovo Umberto, Cerchiai Alessandro, Gabrielli Alfiero e Gruppiola Francesco Giuseppe; pei delitti previsti dagli articoli 190, 248 e 252 del Codice penale per essersi associati in più di cinque persone onde commettere delitti contro l'ordine pubblico, le persone e le propriet