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Quando le prime vaghe notizie del futuro Cagliostro cominciarono a giungere nell’Isola, tutti sapevano delle prime capestrerie di Peppino Balsamo. E come ignorarle se la madre di lui, D.a Felice Bracconeri, in compagnia della figliuola Giovanna, nella recondita via della Perciata a Ballarò, era di continuo commiserata dalle comari del vicinato, e nota agli abitanti dell’Albergaria?

Tra essi, circondato della falsa aureola di sapienza arabica, si assise superbo il più gran ciarlatano del secolo dopo Cagliostro in Sicilia, l’Abate Vella, le cui sfacciate creazioni storiche ci siamo provati a riassumere in un precedente capitolo.

«Giuseppe Balsamo!... chi era costuipotrebbe chiedersi con D. Abbondio del Manzoni il lettore non bene informato: e noi lo toglieremo di dubbio aggiungendo che Giuseppe Balsamo era il Conte Cagliostro.

³⁵⁷ Testamento di Cagliostro, morto ultimamente di apoplessia nella fortezza di S. Leo; 4 sett. 1795.

³⁵⁶ Compendio della vita, e delle gesta di G. Balsamo denominato il Conte Cagliostro, che si è estratto dal Processo contro di lui formato in Roma l’anno 1790, ecc. In Roma MDCCXCI ed in Palermo, MDCCXCI. Nella stamperia di D. Rosario Abbate.

Cagliostro avea truffato centinaia di migliaia di scudi, senza mandarne uno alla santa vecchiarella della madre, alla sventurata sorella creditrice, che intristiva nella inopia con tre poveri figliuoli ed una disgraziata malaticcia che per carit

Il cavaliere era un partigiano accanito del patriziato; il medico, un conoscitore del magnetismo in voga, uno spregiudicato giudice di Mesmer e di Cagliostro, un fanatico nemico dei sistemi che i clinici dotti ed i mediconzoli ignoranti si palleggiavano, un medico di una certa cultura, che di tutto discorreva un poco: di fisio-chimica, di anatomia, di malattie correnti e fin di quelle febbri putride che dominavano in Sicilia mentre egli settimanalmente chiacchierava, e che dominarono ancora dell’altro ed infierirono nell’anno seguente.

Quartieri addobbati con fasto principesco, laute mense, vesti magnifiche per e la moglie, audacia di presenza, sussiego d’andamento gli crescevan credito di uomo straordinario, che il ritratto di lui spargevasi a migliaia di copie pertutto, e ventagli, ed anelli, e medaglioni, e bracciali lo rappresentavano in disegno, in pittura, in rilievo, in ismalto; e bronzi con la iscrizione Divo Cagliostro servivano di ornamento ai salotti signorili.