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Questa idea, questa terribile paura le ridiede un poco di forza. Si buttò giù dal letto, si fece ajutare dalla cuoca a vestirsi, che da sola non avrebbe potuto. E intanto la sua testa faticosamente, penosamente lavorava.

Pietro commosso, acceso, esaltato, sporgendosi con un piede giù dal letto, cingendole con un braccio la vita esile, strinse Evelina fortemente, appassionatamente.... La faccia, la barba lunga, ispida, toccò, il collo, il seno ignudo.... Sussultando, arrossendo, Evelina gittò un grido, un riso folle di piacere. Si buttò sul letto di colpo, serrandosi con uno spasimo convulso addosso a Pietro.

Il Vharè, nel frattempo, era giunto a casa sua, si era levato l'abito, e così in maniche di camicia, camminava su e giù nella camera spoglia di quadri e quasi anche di mobili; e continuò a passeggiare per un pezzo, poi, di colpo, si buttò sul letto ancora mezzo vestito, spense il lume, ma non potè addormentarsi.

E si buttò sul sof

Io son essa che lutto, madre, a la tua pria ch'a l'altrui ruina>>. Come si frange il sonno ove di butto nova luce percuote il viso chiuso, che fratto guizza pria che muoia tutto; cosi` l'imaginar mio cadde giuso tosto che lume il volto mi percosse, maggior assai che quel ch'e` in nostro uso.

Paolino trasse un fiato. Rientrò nell'osteria e ricominciò una partita col padrone. Questi era di cattivo umore; forse desiderava una rivincita. E fortunatamente la ebbe. Paolino dovette far mettere in conto un terzo litro, buttò le carte in un cantuccio, protestò giurando che non avrebbe più giocato in eterno e quindi partì mezzo ebro. Doveva viaggiare, altro che storie! lo lasciassero in pace. Mica tante noie, mica tante curiosit

Si buttò in ginocchio a' piedi del prete: gli disse, singhiozzando, che ella avea sull'animo un gran peso. Il buon prete si lasciava commuovere. Sei tu dunque caduta in un fallo molto grave? la richiese quasi paternamente. Oh, io credo aver partecipato a un delitto!... Il vecchio rimase esterrefatto. Avea nella sua casa, una delinquente! Si alzò come se volesse evitarne il contatto.

Cesarino, fratello minore di Aldo, non si contentava di guardarli: avrebbe voluto anche stuzzicarli, e un giorno, colto il momento che Aldo non badava alla vaschettina, vi buttò dentro un tappo. Zia, esclamò Aldo impaurito, mi fai il piacere di dare uno scapaccione a Cesarino? D

Bissi non disse nulla. Buttò via il sigaro che gli si era spento tra le labbra e mi strinse affettuosamente e lungamente le mani. La vallata dormiva nella tenebra notturna. Lievi rumori indistinti arrivavano da lontano. Poco dopo, nell'alta quiete, proruppe il lugubre «chiù» d'un assiolo. Mi sentii stringere il cuore. Per chi crede ai presagi...! mormorai con voce turbata.

La ragazza fu quasi trascinata da Gianni fuori della stanza e, sola, cominciò a discender le scale, come istupidita, senza che nemmen lei sapesse che cosa si faceva; ma appena in fondo, fu tutta presa dalla angoscia paurosa di non rivederlo mai più: allora risalì precipitosamente e gli si buttò nelle braccia, stanca, priva di forze. Mai come in quel momento la Ghita era stata sua.