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Non terminate l'iniqua frase, esclamò accesa di sdegno madama Guglielmi; temerario! dubitare della discendente dei conti di Brienne! E voi, signor Basilio, amico qual mi siete, non avete preso quel furfante pel collo e messolo fuori di bottega, oppure non lo avete minacciato in nome mio di farlo disdire avanti i tribunali e ricevere il meritato castigo?

Spargendo a larghe mani favori e beneficî, operando per via d’imposture e per fortuna di caso guarigioni, parve dove angelo di beneficenza, dove iniziatore d’una religione rinnovatrice dei corpi e delle anime, dove un intermedio all’uomo ed a Dio. In mezza Europa, ignoranti e dotti, plebei e nobili, popoli e principi se ne contendevano la vista, la parola, il tocco, l’amicizia, l’opera; ma andando però o fermandosi successivamente in Lisbona, Cadice, Malta, Pietroburgo, La Aia, Bruxelles, Venezia, Varsavia, Francoforte, Strasburgo, Napoli, Bordeaux, Passy, Basilea, Brienne, Aix, Torino, Roveredo, Trento, lasciava dietro di come una striscia di imbrogli, di cabale, d’inganni, di furti. Non solo l’indole irrequieta ed avventuriera lo spingevano di citt

Chi può garentire che in Italia non si cominci da uno scioglimento mentre in Francia si cominciò da una convocazione? E qualche altra differenza ci sarebbe ancora nei protagonisti del prologo. L'Italia da alcuni anni ha visti i Maurepas, i Vergennes, i Calonne, i Brienne, i Joly de Fleury ed anche i D'Ormesson; l'Italia potr

La signora Maria Guglielmi, madre di Rosina, aveva una fiducia grandissima nella cameriera Mary. Madama Guglielmi era di una cospicua famiglia francese del tempo di Luigi XVI. Restituita da Napoleone al suo primo splendore, se non alle prime fortune, ne erano rimasti due rampolli nel fratello di madama ed in essa, la quale, invaghitasi dell'amabile e prode colonnello Guglielmi non ancor generale, avevalo sposato con poca sodisfazione del giovane conte Brienne, il quale, tuttora tenace dell'antica aristocrazia, sentiva qualche ribrezzo a vedere il sangue degli antichi feudatari mischiarsi a quello di un soldato, foss'egli pure il primo guerriero del mondo. Ma siccome il bellicoso imperatore prediligeva il merito militare, il signor contino dette l'assenso e ne raddolcì l'amarezza al rilevare che il generoso monarca aveva egli stesso elargito nella dote della contessina, senza che i feudi assai debilitati dal lusso del fu vecchio conte ne risentissero detrimento. Caduto il dominio napoleonico, cadde il benessere di coloro che avevano brillato durante quel regime, ed a fatica la Guglielmi potè, mercè l'influenza del fratello, ottenere dal nuovo governo la pensione come vedova del fu generale. L'ebbe per altro, e col prodotto di quella e di alcuni considerevoli beni di sua dote riuscì, se non ricca, almeno assai agiata. Il caldo amore di patria le avrebbe fatto preferire la dimora di Francia, ma d'altronde come sodisfare alla brama di primeggiare? L'adito della corte era chiuso ermeticamente ai partigiani napoleonici. Che fare dunque? Piuttosto che vivere negletta in Francia, pensò esser meglio viver considerata in Toscana, ed a Livorno patria di suo marito, che non avea lasciato parenti, fissò il proprio domicilio. Le sue grazie, poichè tuttor giovane e bella, il suo lusso, le crescenti attrattive della figlia, i divertimenti che dava aveano attirato in sua casa la miglior societ

Contro Milazzo quell'assalto si drizzò, perchè traeane Messina le vittuaglie, che il parlamento avea deliberato di provvedersi; e mal s'era fatto tra l'universale sospezione e penuria. I conti di Brienne e di Catanzaro, Erberto d'Orléans, e Bertrando d'Accursio, capitani di questa fazione, aveano a bruciar le messi, dar guasto al paese, rapire gli armenti per uso dell'esercito, e occupar indi Milazzo: i quali a ventiquattro giugno, con cinquecento cavalli e mille pedoni, sur una sessantina di barche salpavano dalla Catona. Contro tal forza, e cento altri legni che si vedean surti alla spiaggia, il capitan della citt

Il signor Artini da giovanetto aveva militato in Francia e, ottenuto il suo congedo per le premure del signor di Brienne, di cui era parente la madre sua, era passato in Piemonte; col