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Un giorno, dopo che ne erano passati molti e tutti monotoni ad un modo, la signora Virginia mia cugina, non so più in qual proposito, mi fece sapere che il mio naso non le piaceva, che era fatto non so come e che pareva non so che; non potendolo cambiare per andarle a genio, la consigliai di non porre il suo in ciò che non le spettava e di guardarsi nello specchio. D'allora in poi fu guerra. Me ne doleva proprio; nella mia afflizione per aver perduta la mamma, avrei avuto bisogno di carezze, ed invece mi toccava tener viva una guerricciola di dispettuzzi, perchè guai se mostravo di accasciarmi, subito la signora Virginia s'inanimiva e pigliava le arie di vincitrice. L'autorit

Norme, metodo, fine, tutto in questo ordinamento fu da lungo determinato. Voi non avete oggimai bisogno giornaliero di consigli, nei quali io non potrei ripetervi se non cose dette e ridette.

Questi aromi erano i seguenti: morderór mirra semplice, ovverosia quella che colava spontaneamente senza bisogno d’incisione; kinamón cinamomo o canella odorosa; canè boscem canna odorosa; kidá cassia aromatica.

Siete venuta, è vero, di nascosto; ma potete andarvene, ahimè, palesemente. Bianca Il vostro braccio. Francesco Un momentino. Bianca Fate bene ad aprire la finestra. Francesco Perchè? Bianca Perchè, in questo salotto destinato alle conquiste, dopo il nostro abboccamento, c’era bisogno di rinnovare un po’ l’aria. Francesco Bianca Dovete essere molto stanco.... Francesco CARLO, poi FRANCESCO. Carlo

A colazione, dopo aver rimandata la domatrice per un servo, io mi lasciai trascinare dalla vicenda del discorso, a parlar di Laura; e con quel bisogno irrefrenabile ch'è proprio delle anime nervose e veementi, Gian Luigi si lasciò trascinare a confidenze.

L'inverno si mostrava rigido, copiose cadevano le nevi, gonfiavano i fiumi, imperversavano i venti. Ma che perciò? La tensione del pensiero ogni altro bisogno o debolezza in Gregorio attutiva. Fiso della mente nel sublime momento in che avrebbe profferita la sentenza del suo nemico, e' valicava tempo, perversit

Quando mi ritirai nella mia camera e mi coricai, invocai invano il sonno ed il riposo. Il bernoccolo della morale aveva preso in me uno sviluppo straordinario. Ero profondamente pentito d'aver potuto oltraggiare Ernesto ne' suoi affetti coniugali; un momento di delirio mi aveva trascinato, mio malgrado, a tradire l'amicizia; quel momento era durato quattro anni... Sono fenomeni strani, ma che pure accadono. Giosuè non ha fermato il sole? Ma veramente io sentivo repugnanza a quella vita di inganni; provavo il bisogno di rientrare nella legalit

La quantitá dell'artifici fará abbondare un regno o cittá di denari, quando in quelli si essercitano piú e diversi artefíci necessari o commodi o dilettevoli all'uso umano in quantitá grande, che soprabondi al bisogno del paese; quale accidente deve essere non solo posto il primo delli communi, ma per piú respetti preferito a l'accidente proprio della robba soverchia.

Leonardo ed Ernesta si abbracciarono stretti, senza parole, senza lagrime.... Tante commozioni e tanti contrasti furono funesti all'amabile cuginetta. Due giorni dopo il dottor Agenore, recandosi a far visita a Leonardo, si vide venire incontro Ernesta con modi da indovinello, tra il serio ed il burlesco. Presto, presto, dottore, si ha bisogno di lei. Leonardo?

È un artista, è vero, ma che artista! Bell'uomo! Ricco... assessore municipale.... Va bene; ma non fa bisogno di rispondergli subito. Ebbene, faremo così disse don Ignazio. Lo inviterò a pranzo e intanto la Elisa avr