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Si avvicinò al tavolino su cui aveva deposto il cappello, e l'occhio gli cadde sulle due circolari che il signor Benedetto aveva lasciate aperte. Il signor Benedetto non far

Per via camminavo come intontito; il piccino, benedetto piccino, il piccolo amico mi seguiva. Mi seguiva la sua vocetta tenera, come ora mi parla mentr'io scrivo di lui a te. Perchè in questa malinconica mattina di marzo, egli è qui accosto a me. E nel silenzio della mia cameretta, egli mi ripete ancora, dolcemente, con un balbettìo d'angiolo: Vulite 'o vasillo? Vulite 'o vasillo?

mai il caro artista, voleva piegarsi, per Iddio, all'amore dei tempi moderni, così ragionevole, e dagli altari, e dal Sindaco benedetto. E per quel suo malaugurato istinto delle mele proibite, caddero sul di lui capo malanni pubblici e privati, oltre alla censura della odierna imperante, concreta societ

Benedetto nome! Cardi Salati e compagni; me lo dimentico sempre. Or dunque, vi siete gi

Finanze i signori conte Aceto, duca Monteleone, duca Serradifalco, Francesco Stabile, Giovanni Villa Riso, Benedetto Venturelli, Francesco Trigona, Paternostro Francesco. Giustizia, culto e sicurezza interna i signori Vincenzo Caccioppo, Giovanni del Castillo Sant'Onofrio, Angelo Marocco, march. Ignazio Pilo, Paolo Paternò, Francesco Ugdolena.

«Mio dolce consorte, dal Signore si diparte la gioia, dal Signore lo affanno, ed io ho benedetto sempre i suoi santi voleri.» «Soffrire è la virtù della bestia da soma; nondimeno grande piet

FILACE. I legni vecchi ardono piú volentieri e senza fumo. MANGONE. Sia benedetto Iddio, ché son uscito da quel fastidio: mi facea spender un tesoro per comprar muschio, zibetto e profumi.

«Benedizione! benedizionerispose Enrico come se fosse stato l'eco; e dopo: «questa è una parola di amore. Gli uomini lassù» ed alzava la mano «l'adoperano piangendo. Il passato trascorre senza séguito per la mia memoria; un alternare di caligine e di luce mi occupa l'intelletto.... ma parmi.... e certo anch'io fui benedetto tra gli uomini.

Benedetto passa a descrivere poi la corruzione del suo tempo; la pace regnava in tutto il mondo, ma il demonio seminava il male, il popolo era pieno di peccati vergognosi, la lussuria e la violenza erano generali. Regnava Alessandro VI, grande per cupidigia e libidine, ed ogni prete lo prendeva ad esempio.

L’editto del Cusani suscitò un pandemonio. Ecclesiastici insigni furon chiamati a dare il loro avviso. Un parere teologico diede P. Benedetto Piazza; uno canonico, P. Francesco Burgio: un altro, mezzo teologo, mezzo canonico, il molto Reverendo P. Giuseppe Gravina: tre scrittori di primo ordine. L’Arcivescovo con tutta la sua autorit