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Diciott'anni sono trascorsi da quella sera fatale in cui un prete nero nero come la befana avea traversato la piazza della Rotonda per commettere il nefando delitto che abbiamo narrato e noi ritornando sulla stessa piazza vediamo appoggiato ad una delle colonne del Panteon un mendico avvolto nel solito mantello foggiato a toga. Non era questa volta una notte oscura di dicembre.

La notte della Befana era fredda, ma chiara e stellata. Un grande silenzio s'era fatto nella viuzza solitaria, un grande silenzio si fece nella stanzuccia quando Bettina e Malia chiusero al sonno gli occhi stanchi. Una delle rosee calze della ballerina pendeva accapo al suo letto.

Infine la maschia ed imponente forma del bolognese si affacciò come la befana agli occhi dell'indecentissimo Gesuita, e quasi colpito dal fulmine, le sue braccia, che come tanaglia stringevano Ida, caddero in uno stato apoplettico, ed il codardo con un senso immenso di paura s'accovacciò davanti alla fatale apparizione.

Egli non conosceva ancora i RR. PP. e li giudicava come la gente volgare, che se ne fa stolidamente una befana.

Ma nella calza non c'era niente. Malia si lavava, canticchiando, le belle spalle bianche, nude, assalite dai brividi. Il bacile di latta si empiva di spuma candida, fiocchi di neve ne cadevano intorno. Ancora il sole non era arrivato alla stanzuccia, ma per le vetrate appariva il cielo azzurro, limpidissimo, sul quale la Befana aveva, nella notte, ripassata la sua scopa di penne di pavone.

Perchè aveva egli fatto così? Adesso gli occhi le si cominciavano ad intorbidare; ad una ad una udiva il tonfo delle gocce con uno sbigottimento mortale, come se la vita le mancasse in un freddo, che le faceva diventare di marmo tutte le carni, quando si accorse d'un tratto di avere sul fianco sinistro la piccola Betta con quel vestone rosso regalatole da una vecchia marchesa per la festa della Befana.

È tempo di finirla!" Spalancando le griglie tuonò il vecchio dall'alto. Il coraggioso giovine fe' per spiccare un salto... E fuggire... Martino gli gridò: "Ma, per Diana, "Fermati, giovinotto! Cosa son?... La befana?... "Via!... Piuttosto che espormi a mille infreddature "Fate presto, sposatevi, mie care creature!" Graziano sposò Lisa. Era tempo! Martino Morì.

Ella stessa ci aveva lasciato cader dentro, sorridendo, un piccolo anello d'oro, un paio di profumate giarrettiere di seta. Era stata Befana a stessa, prevedendo che la Befana avrebbe lasciata vuota la calza. Nelle case de' poveri quella non entra. Chiarinella dormiva, sognando la pupattola della sua piccola amica. Alla dimane Malia si svegliò un poco più per tempo del solito.

Oggi è l'Epifania. Stanotte arriva la Befana che va da tutti i buoni piccini. Bisogna mettere appesa una calza a capo al letto. Se la bambina è buona la Befana viene a mettervi un regalo bello; se è cattiva vi mette i carboni. Senti soggiunse ora me ne vado, ti mando Cristinella. Dopo poco la figlia di Nunziata, una bambina di cinque anni, entrò, allegramente.