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Nella restaurazione del Papa concorse certo il senso cattolico di cui costuma adesso l'andazzo in Francia, ma non solo però, che insieme con esso accordaronsi il senno politico, e il genio del popolo. Odillone Barrot aprendo la bocca e lasciando parlare lo spirito dalla tribuna bandì: «i poteri temporale e spirituale dovere a Roma rimanersi confusi perchè altrove andassero distinti» e parve sapiente da disgradarne il Macchiavello; ora coteste sono sparate, che pensandoci si sfumano, e quando le fossero vere, con quanta o giustizia, o sagacia si pretende che la Italia sia perpetuo becco emissario delle altrui o colpe o comodit

⁹⁰ Miscellanea di Bandi, t. I; nella Biblioteca Comunale di Palermo, segn. 2. Qq. 7.94. ⁹¹ Bando viceregio a stampa, in data del 18 Febbr. 1775.

Ora manifestamente si conosce che, se non saranno tassate, over non si regoleranno tutte le monete in una volta sola e con un istess'ordine in generale, cioè che il valore di esse sia dichiarato ed in aperto dimostrato per la rata solamente del puro e del fino, che in esse ed in ciascuna di loro si troverá essere e non altrimenti, egli è cosa impossibile che siano osservati bandi alcuni particolari fatti sopra il fatto delle monete, mentre però che stiano fermi gli ordini diversamente usati da una cittá all'altra e da una provincia all'altra nel far danari.

Stando ai sommi capi delle cose, dirò come il Feria, veduto che ai Grigioni davano soccorso ed i Cantoni protestanti e la Repubblica di Venezia, mandò giù la visiera, gravò il Milanese in 900.000 lire, ottenne che Madrid dichiarasse la valle sotto la protezione reale, e bandì inimicizia e guerra ai Riformati.

E cosí anco dal detto tempo in qua si è lavorato e lavorasi in qualche disproporzione in generale da un paese all'altro; onde ne segue, com'ho giá detto, che molte volte con bandi de' prencipi i danari vengono calati di valore, non sapendo poi i popoli se debbano pigliare o gli scudi o certe sorti di monete, con loro gran danni, come di ciò è notorio quasi in tutta Italia ed in altre province.

Non mi sia data taccia di esageratore di inventore. Tale, , tale era il senso, ed anche non bene dissimulato, di tutti i bandi austriaci, di tutti i discorsi fatti dagli Austriaci e dai loro fautori. E se pure oggidì taluno si pigliasse lo spasso di leggere con tuono serio e con cera d'uomo convinto quel tanto ch'io dico, ad un magistrato austriaco, io sono certo che questi, dolcemente commosso, gli stringerebbe la mano, esclamando che così egli pure la pensa. Or chi dovr

Che i fuorusciti che sono in Pistoia possano uscir liberi e tornarsi a’ loro paesi; Che liberi si lascin pure i prigionieri da ambe le parti; Che tutti i Fiorentini e i Bianchi del Pistoiese, cancellandosi i loro bandi, possan tornar sicuri;

Una volta inseguì una nave carica di trecento fanciulle tra le più belle della Grecia e della Georgia, comprate ed educate pe ’l Califfo da un mercante di Bagdad; la raggiunse nelle acque di Scio, e la predò. Poi, nella sera, dinanzi a un promontorio coperto di pini, egli bandì per la sua flotta un convivio. La selva di pini incendiata illuminò e profumò di resina la festa; i corsali, che nelle continue fazioni avevano sofferto castit

Essi durarono quivi ancora per due secoli, mentre il secondo ramo di Anguillara si spense fin dall'anno 1548. Pio IV inalzò Bracciano a ducato nel 1560, a favore del pronipote di Virginio, Paolo Giordano Orsini, uomo, come il suo contemporaneo Sampiero, dalle passioni violente: in lui apparve per l'ultima volta la natura impetuosa della sua stirpe. Combattè gloriosamente a Lepanto. Era sua moglie Isabella, figlia di Cosimo I di Toscana che viveva quasi sempre da lui separata; sul conto di lui si narravano cose incredibili. Un giorno Paolo Giordano la strangolò con le sue mani nel suo castello di Cerreto in Valdarno nel 1576. In Roma s'innamorò poscia follemente della bella Vittoria Accoramboni, moglie di Peretti, un nipote di Sisto V, in quel tempo ancora cardinale; una notte nel giugno del 1583 fece assassinare nel Quirinale il Peretti e tre giorni dopo il fatto Vittoria fuggì, con sua madre, nel palazzo Orsini, presso l'assassino di suo marito. Gregorio XIII proibì le loro nozze e fece rinchiudere la donna in Castel S. Angelo, dove rimase sino alla morte del papa, avvenuta nell'aprile del 1585. Il giorno dell'elezione di Sisto V, Paolo Giordano sposò Vittoria. Il papa bandì l'uccisore di suo nipote e l'Orsini morì poco dopo in esilio. I suoi congiunti odiavano Vittoria, anche perchè ella pretendeva una parte dell'eredit

E quanto a quello che ho detto: che prima fa di bisogno sapere la cagione perché sia stato introdotto l'uso del danaro, dico che Aristotile, padre e fondatore delle umane scienze, in quei capitoli dell'Etica e della Politica giá dall'autore citati, in questo modo diffinisce: «L'uso del danaro essere stato introdotto dagli uomini per necessitá e sotto ordine di legge, affinché fosse mezzano per poter fare piú agevolmente le uguali permutazioni e commutazioni in quelle cose che a ciascuno facessero di bisogno, ed anche acciocché fosse una pubblica e comune misura a tutti per poter fare tali contratti giustamente, e che ne' pagamenti ciascuno, in qualunque paese che si trovasse, potesse intieramente conseguire ogni sua ereditá, fosse per qualsivoglia causa creata». Ma, perché in tutte le zecche vengono cavate le fatture dal corpo delle monete, ed ancora per essere fatte sotto ordini diversi da cittá a cittá e da provincia a provincia, onde ne procede che di tempo in tempo, ed anco quasi di continuo, vengono alterati i prezzi dell'oro e dell'argento, per lo che sono poi fuse e rifatte le monete da paesi a paesi; però il danaro non può essere la detta pubblica misura, perciocché, per le differenze che si trovano tra le monete fatte e coniate sotto l'autoritá di un principe a quelle di un altro, il piú delle volte da molti popoli vengono ricusate, ora per li bandi sopra esse fatti ed ora perché non le vogliono accettare, dubitando di non poterle poi spendere in altri paesi se non con gran perdita, ed anche perché non le tengono per cosí buone come quelle ch'essi sono soliti di spendere nelle loro cittá o patrie.