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Ti dirò dunque i nomi degli altri; Ferrero, Vigna, Balestra, il conte Candioli. Candioli! Quello sciocco? non potè trattenersi dallo esclamare Filippo. E di che cosa scriver

Allor soffio` il tronco forte, e poi si converti` quel vento in cotal voce: <<Brievemente sara` risposto a voi. Quando si parte l'anima feroce dal corpo ond'ella stessa s'e` disvelta, Minos la manda a la settima foce. Cade in la selva, e non l'e` parte scelta; ma la` dove fortuna la balestra, quivi germoglia come gran di spelta.

«Baiardogridò Marino: che precorse Manfredi sotto il castello. Fu sentito un cigolío di chiavacci, un aprire d'imposte, un montare di balestra, e una voce tuonante, che domandò: «Chi viva?» «Viva Svevia, e San Gennaro: cala il ponte, Baiardo; son Marino

Via, facciamo un tanto per uno, scriviamo il giornale in due lingue. Soit, disse il contino; chacun son goût. Pensiamo dunque al nome: disse Balestra; io propongo che si chiami L'Aurora. Io La Minerva; gridò il classico Vigna. Il primo non dice niente, e l'altro vuol dir troppo; rispose il Ferrero. Cerchiamo ancora.

Costui, uomo senza misericordia, quegli stesso che aveva pronunziato la sentenza di condanna dell’Alighieri e degli altri esuli Bianchi, consigliò incontanente che, tutti da ogni lato, cioè a un tiro di balestra, si avvicinassero alle mura per far più stretto l’assedio.

Il caporale alemanno, non sapendo allora a che appigliarsi, finse di sdrucciolare in giù e trasse a il Palavicino. A un tiro di balestra dietro al gruppo di pini stavano gli archibugieri francesi, di cui Manfredo a tutta prima non s'accorse, ma che continuando a sdrucciolare in giù vide a un tratto, onde gli venne un orrendo sospetto. Galeazzo!

Ma... e come fareste voi? disse il Maso perplesso. Io? Me ne andrei diritto diritto a parlare col marchese. Capisco, tu non ci hai dimestichezza. Ma a questo c'è rimedio; ci vado io. Anzi, vedi, ci corro. To' la balestra; piglia il mio posto alla vedetta; in due salti son l

A te, Vernazza; due giri di corda e legami questo ribaldo. Il soldato, che rispondeva al nome di Vernazza, si cavò di sotto il farsetto la corda di ricambio della balestra e l'avvolse prontamente, senza tanti riguardi, intorno ai polsi del Maso, che si trovò per tal guisa ammanettato come un ladro in mezzo ai sergenti della giustizia.

Dove n’andò quella virtù severa, virtù più bastionata ancora del vostro castello, virtù che si lasciava ammirare, adorare eziandio, ma sempre fuori del tratto della balestra? Come lungi da quel tempo! E per che, poi, e per chi? Per qual filiera di ravvedimenti, la dea, crudele co’ buoni, è giunta a farsi pietosa co’ tristi? Ahi, cuore umano! ahi, cuore della migliore tra le donne!

12 Non sasso, merlo, trave, arco o balestra, ciò che sopra il Saracin percuote, ponno allentar la sanguinosa destra che la gran porta taglia, spezza e scuote: e dentro fatto v'ha tanta finestra, che ben vedere e veduto esser puote dai visi impressi di color di morte, che tutta piena quivi hanno la corte.