United States or Oman ? Vote for the TOP Country of the Week !


Quando Giovanni incominciò a star meglio, allora conobbe la grande abnegazione della sua figlia, e l'egoismo della moglie e di Graziella, e disse a Carmela: Tu sei un angelo. Guai se non eri tu a curarmi! sarei morto come un cane; e dire che a te non badavo nemmeno! Come mi pento d'essere stato così ingiusto! Ma ora, noi due staremo sempre assieme, e le altre resteranno l

E poichè io non badavo alle sue parole ella fece uno sforzo sovrumano per liberarsi da me. Nella lotta che ne seguì, un'onda passò sul capo di entrambi, e mentre io mi agitavo per tornare a galla, il corpo svelto e flessuoso di Maria sguizzò dalle mie braccia. Quand'io rimisi la testa fuori dell'acqua ero solo.

Badavo al caffè rispose tranquillamente la signora, mentre, senza scomporsi, imprigionava nelle sue le manine della bimba. Il caffè ce lo manderai nel mio studio disse l'onorevole levandosi da tavola. Venga di l

Ma io non badavo al desolato grido dell'artista che vedeva distratta l'opera sua; e coi piedi deformavo la testa rimasta intatta nella caduta, facendone schizzar fuori quel cranio con le occhiaie, con la dentiera e il buco triangolare delle narici imbrattati di creta che sembrava carne imputridita e rimastavi appiccicata nello sfacelo; poi, con la punta di un piede lo facevo ruzzolare in un angolo.

« Guarii, ma continuavo a sentire a quando a quando quella puntura al cuore; qualche volta avevo violente palpitazioni. Poi tutto passava, ed io non ci badavo punto.

Maledizione! una volta intesi: Viva lo sposo! e fu contrapposto, parmi, da due vociacce sotto il palco di madonna: Viva il cavallo bianco! Che fossimo in due a meritarci quel grido? Io non sapevo quale, ma certo si celava insidia! Per il che badavo nel tirare le botte ad accompagnarle col nome di qualche santo.

Alla residenza leggevo giornali, e badavo a guardare in terza pagina, se mai vi fossero annunzi di concorsi. Mi facevo fin mandare da Napoli la Gazzetta Ufficiale, da un mio ex compagno di scuola diventato giornalista. Passarono così altri due anni, quando la morte di un mio zio mi fece ottenere un congedo di quindici giorni, durante i quali mi sostituì a Casagiove un medico di Caserta.