United States or Syria ? Vote for the TOP Country of the Week !


Era una lettera ancora chiusa, proveniente da New-York. L'aprimmo. Un amico scriveva a Cornetta che aveva saputo la sua condanna e che gli dispiaceva di non poterlo andar a salutare per la difficolt

Alla porta della camera, trovarono il confessore, il quale, al loro accostarsi, alzò il capo, ed Emilia riconobbe lo stesso che aveva assistito suo padre; ma egli era astratto, e passò senza osservarla. Entrate nella cella, trovarono suor Agnese distesa sopra una stuoia; presso di lei eravi un'altra monaca.

Stava appunto mollificando la tela con la quale intendeva stringersi violentemente lagola. Alle tre e mezza lo si trovò sdraiato sulla branda, con la coperta fin su intorno al collo e la testa come affondata nel guanciale. Pareva addormentato, Il sangue gli aveva ammantata la faccia di un acceso bruno.

Poi ripensavo a Cicerone giovanetto, quando l'altro era canuto; alla caduta della repubblica preparata dalla guerra civile tra Mario e Silla, alla quale aveva assistito e attorno a Cicerone sorgevano le immagini degli oratori, degli uomini di stato più distinti della morente repubblica; le figure di Pompeo, di Cesare, di Antonio, di Ottaviano, di Bruto, di Cassio, di Catone, di Attico, di Agrippa e, finalmente, il ricordo della testa sanguinolenta di Cicerone stesso, esposta su quella tribuna, teatro un della sua splendida eloquenza.

Quel giorno, l'ordine era stato appena impartito, il Landini aveva appena chiusa l'ultima memoria, che il campanello elettrico risuonò. Chi è ancora? chiedeva egli infastidito, al servo che, aperto l'uscio, se ne stava in mezzo, come cercando le parole. Una persona che vuol parlare al signore... che insiste.... Ho gi

Rilessi quello che aveva scritto: nelle ultime righe mancava il senso. «La disperazione mi colse. Io aveva perduto! Non vi era più speranza. La mano mi tremolava talmente che non avrei nemmeno potuto più tenere la penna» . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Qualche giorno dopo aver scritto questa lettera egli perdeva completamente la ragione.

La fanciulla diventava un'altra; il naso le si era affilato e un'ombra le aveva scavato le gote, mutando tutta la sua fisonomia; soltanto la fronte sotto quell'arruffio dei capelli rimaneva ancora pura. Poi aprì gli occhi e disse quasi in sogno: Come sei lontana! Aspetta, aspetta, rispose l'altra senza capire. Tina tese la mano lucida, scheletrita. Che cosa vuoi? Andrai dalla signora Cesarina.

Ma l'impressione, come accade a chi s'è disavvezzato dal pensare e dal sentir fortemente, non fu che passeggera; egli aveva ben altro pel capo che la risurrezione della Repubblica; aveva bevuto troppo, era stanco, aveva un sonno, un sonno! Si strascinò su dei suoi centoquindici scalini, chè non ce ne volevano meno per arrivare dov'egli abitava, e si mise a letto.

Su quell'argomento nessuno de' suoi amici le rispondeva. Come poteva Ambrosi, materialista convinto, essere così buono dal momento che la virtù non avrebbe ricompensa, e il suo nome stesso non significava più nulla? Vi sono pure i fiori che odorano e i fiori che puzzano egli le aveva risposto scherzando per non addentrarsi nella questione: differenza di oli essenziali in loro e di olfatto in noi.

Quella notte, don Fulgenzio aveva avuto il sonno leggero. Gli era parso di udire nella casa degli insoliti rumori. Per cacciare le tentazioni, si alzò prima di giorno, e attraversando l'anticamera, gettò l'occhio sulle vesti abbandonate la sera innanzi dalla signora ricoverata nel salottino.