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È noto che il conte Bubna presentando Carlo Alberto all'arciduca Ranieri adoperasse queste parole: «ho l'onore di presentare a vostra Altezza imperiale e reale, il re d'ItaliaPrima di lasciare il libro del Conte Santarosa mi sia permesso cavarne due notizie, a mio parere utilissime pei tempi che corrono: la prima è, che Antonino Foa, vescovo di Asti, avendo recitato certa pastorale per indurre i suoi diocesani alla osservanza della costituzione, appena restituito il governo assoluto, fu preso e messo in prigione dentro un Convento di Cappuccini, donde non potè uscire senonchè ritrattandosi; della quale cosa tanto si accorò, che indi a breve cessava di vivere. Roma aperse bocca allo strazio che si menava del suo antiste, amico della libert

V'udí i lamenti di Como e Lodi contra Milano, del marchese di Monferrato contra Chieri ed Asti. Barcheggiò dapprima con Milano; e facendosene fornir viveri, risalí il Ticino.

Ho mestieri di un prode cavaliero, soggiunse il marchese, che corra speditamente infino ad Asti, e con eloquente parola induca il balìvo di Tresnay a venire colle sue genti in aiuto del Finaro, come mi fu promesso dal buon re Carlo di Francia e ancora testè dall'illustrissimo signor duca di Orleans, giunto a mala pena di qua dalle Alpi. Per lo passato, in simiglianti negozi, mi fu utilissima l'opera diligente e sollecita di Giacomo Pico. Lui ferito e costretto al riposo, adoperai il nostro bravo Sangonetto; ma oramai colla buona volont

L'altra statua, mediocre essa pure come opera d'arte, sorge di fronte a quella di Vitaliano. Brunone nacque ad Asti nel Piemonte, fu raccomandato a Gregorio VII e più tardi da Urbano II fatto vescovo di Segni. Contrariamente alle prescrizioni canoniche, abbandonò la sede vescovile e si ritirò a Montecassino, dove l'abate Oderisio l'accolse fra i seguaci di S. Benedetto. Sebbene il papa Pasquale II gli avesse intimato di restituirsi alla sua sede episcopale, egli rimase a Montecassino, di cui divenne poi abate, e dettò ivi, nella tranquillit

Succedette Federigo duca d'Austria; dal quale in poi, l'imperio non uscí piú di quella casa, prima o seconda. Tuttavia vi preteser cosí parecchi; il duca di Savoia, il duca d'Orléans e Francesco Sforza. L'Orléans assaliva dal Piemonte, prendeva Asti, e la serbava poi; i veneziani continuavan la guerra incominciata contra il Visconti e passavan l'Adda.

Quindi Umberto II e i Savoiardi primi successori di lui furono ridotti a poco piú che Savoia e i comitati oltremontani; e le famiglie Aleramiche, tra cui principali quelle di Monferrato in mezzo agli Appennini, e di Saluzzo tra l'Alpi ai fonti del Po, divisero l'Italia occidentale con le cittá liberatesi, Torino, Chieri, Asti, Vercelli, Novara, e, quando fu fondata, Alessandria.

Grimoaldo fu buono a proseguire la fortuna; diede una gran rotta a' franchi discesi fin presso ad Asti; poi volendo domare un duca del Friuli ribellato, e scansare, dice Paolo, guerra civile, chiamò rimedio peggior del danno, gli ávari, ed ebbe poi a volgersi contr'essi per cacciarli. E tra queste ed altre minori imprese, sprecata la vita operosa ma inutile al regno, morí nel 671.

Milioni di bottiglie del più spumante Asti sonoro schizzavano, decapitate ma allegrissime sulla tavola imbandita del cielo, fra le ondate orchestrali dei raggi, lunghi archetti d'oro che spremevano giù nelle profonde cavate il terrificante cuore dolcissimo di Dio. Dio! Dio! Dio! Dio! gridava Pagiolin. Dio è luce! Dio è musica! Dio è profumo!

Federigo nell'ottobre del 1174, abbandonata Lamagna, per la parte del monte Cenisio raggiunge il suo Vicario Cristiano; in passando arde Susa, occupa Asti, e viene ad assediare Alessandria. La difesa di questa citt

I Pusterla, che avevano lauti poderi nel Monferrato, ed erano per alcun tempo stati feudatarj di Asti, aveano tolto in protezione il padre di Ramengo, acquistandogli credito e posto nelle milizie. Ma persone, la cui vista rammenti il dovere di una gratitudine che non si ha, divengono esecrate al malvagio. Ramengo, cresciuto con cuor tristo, se al mondo un n'era, uno di quei cuori per cui è necessit