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Malgrado le seduzioni dei repubblicani, cui la defezione dei migliori personaggi assottigliando ogni giorno la vita consigliava di presentare al popolo in ogni circostanza le poche glorie rimaste, non volle mai uscire dalla propria oscurit

Ogni trecciolino della corda tagliato si arricciava da una parte e dall'altra, assottigliando sempre più il centro di essa, su cui erano dirette le freccie. Dopo due ore di patimenti infiniti, la corda rotta in più luoghi, non reggeva più che per un semplice filo al mio peso.

Poco dopo, ai novecento si cominciò a sottrarre il centinaio, e grado grado il numero si venne tanto assottigliando che, nel 1516, a quel consiglio più non rimaneva che l'appellazione de' novecento, non contando in fatto più di 150 nobili.

Non ti fidi più di me? Oh! signor dottore! Vorresti un altro medico? Mai più! Morirei piuttosto. E la protesta fu così impetuosa, che il medico ne ebbe una scossa. Fissò la giovine con intensa attenzione. Ella teneva gli occhi fermi sul filo che le sue abili dita andavano assottigliando; ma un leggero tremito rendeva stentato il lavoro. Essi erano quasi soli nella vasta corte.

Si fermarono davanti ad una bellissima macchina, grande, rotonda, dove dal centro usciva il cotone e la lana a falde, e a mano a mano che passava da alcuni forellini messi in moto da ruote dentate, s'andava assottigliando, in modo che si avvolgeva in fili sottilissimi intorno alle centinaia di rocchetti, che giravano continuamente, come in una danza vertiginosa.

Foscolo Varie ne sono le ragioni, ed io t'esporrò le principali. Innanzi tutto, «pochissimo scrivono» (II, 144), e questo pochissimo in «latino barbaro, in italiano semibarbaro, con formole matematiche: un caos pieno di citazioni e di note che non possono stare col testo senza il testo: come i carciofi vecchi, spine di sopra, barbaccia irta di sotto». (II. 269). Poi «nei loro libri recitano a un tempo da sofisti e da poetastri, assottigliando il fumo, e gonfiando le minime cose. E minacciano e gridano per dar peso alle loro inette tragedie, di che van pieni infiniti volumi che fanno noiosa la lettura dei classici». (I, 242). Terzo «son gente clamorosa, implacabile, intenta ad angariare i sudditi ed a scomunicare i ribelli». (I, 242). Sicché, tra per non potere leggerli capirli, e per credere alle loro apologie, e per temere le loro furie, la gente si tace e li ammira. Aggiungi poi che, sebbene si azzannano e dilaniano fra loro perennemente, dinanzi alle credule turbe non ristanno dal magnificare le opere uno dell'altro. Gi

Il suo pasto si venne assottigliando; le notti si svegliava scosso da visioni che avrebbero fatto incanutire un leone; il presbiterio gli pareva un eculeo; Placidia, la mite Placidia, un ingombro fastidioso tra piedi; la calata dei Francesi un'uggiosa minaccia che gli faceva sclamare: «o dentro o fuori una buona voltaPur di finirla in qualche modo, accadesse quel che doveva accadere, ma alla lesta: e stava pronto, la giumenta colla bardella addosso, e la briglia appiccata al chiodo; sicchè il bando reale lo trovò, sto per dire, coi lembi cinti e col bastone in mano.

La miseranda spedizione di Val d'Intelvi, che ebbe per risultato l'incendio di un grosso villaggio e il martirio di un povero oste, diede l'ultimo crollo alle illusioni dei profughi battaglieri aggruppati intorno al Mazzini. Al cominciar dell'inverno i comitati si sciolsero. L'emigrazione, guardata di mal occhio e osteggiata dagli orecchioni del Cantone Italiano, si andò assottigliando.