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Probabilmente questo è avvenuto perchè il p. Coloma si è fatto gesuita assai tardi. Gi

Com'era bella, alla luce del cero, Elisenda, in vesti bianche! I suoi capelli parevano ambra pura, e le sue mani avevano il morbido contorno dell'agata lavorata; poi, strana cosa, eppur leggiadra, le sue labbra non erano porporine rosee, ma quasi bianche, e, assai divise nel mezzo, parevano composte con quattro foglie di tuberosa. L'adorazione d'Estebano s'era volta da Dio ad Elisenda.

Ma quelle donne aiutino il mio verso ch’aiutaro Anfïone a chiuder Tebe, che dal fatto il dir non sia diverso. Oh sovra tutte mal creata plebe che stai nel loco onde parlare è duro, mei foste state qui pecore o zebe! Come noi fummo giù nel pozzo scuro sotto i piè del gigante assai più bassi, e io mirava ancora a l’alto muro,

Giunti ne la vallea, trovan tre donne che fan quel duolo, assai strane in arnese; che fin all'ombilico ha lor le gonne scorciate non so chi poco cortese: e per non saper meglio elle celarsi, sedeano in terra, e non ardian levarsi.

La Nena, in sulle prime, si era adattata assai di mala voglia al brutto mestiere; ma poi, per la gelosia, che le si destò forte e pungente, cominciò a farlo con passione.

Ella aveva amato un altro, amato moltissimo; ma colui era morto: e se ella avrebbe voluto restargli fedele egualmente: se perciò aveva desiderato assai rimaner sempre libera: non rifiuterebbe ora forse un giusto affetto all'uomo di cui portava il nome: al padre di suo figlio, ove ei sapesse meritarlo: gli perdonerebbe alla fine di averla fatta sua quasi forzatamente.

Ed era un Cardinale della Chiesa, che sbottonava così, immagina che avrebbe detto Lutero se si fosse trovato a Roma in quei tempi. sole le sostanze della Chiesa, o dei cittadini gettaronsi nelle fondamenta della potenza dei Borgia, ma il sangue altresì; di fatti il Valentino ammazzato il fratello lo gittò nel Tevere; il padre Alessandro pianse e si disperò, poi ridottosi a colloquio col Valentino si tacque, più ricordò il trucidato figliuolo. Io per me penso, che queste saranno state le truci consolazioni di Cesare; dentro una corona non capire due teste, però o Cesare o Francesco Borgia; e il fatto mostrava chiaro per la fortuna della casa meglio assai adattato lui, che il morto; il quale con pari odio lo ricambiava, ma meno si sentiva audace, ed era povero di partiti. Così avere ordinato il genio di Roma fino dai tempi di Romolo, la prima pietra fondamentale per costruire grandezza nella eterna citt

FÚLICA. Assai piú lo discipolo mi piace che lo maestro, e particolarmente la fine di questo tuo morale sonetto, Triperuno mio dilettissimo; ed annunzioti che in breve cangiarai vita e costumi in assai megliore stato. TRIPERUNO. Io non son tale che mai puotessi adeguare l'alto ingegno del mio maestro. Ma tóccavi, padre, la volta vostra.

Ed oggi è deciso che io ti parli assai gravemente, e tu mi ascolti con quella reverenza che si conviene a chi si accinge a prestare un giuramento. Ti ripeto: figliuolo, andavi a giuoco, ma fatti cuore, e pensa che fra poco devi cambiare gli speroni d'argento in altri d'oro, e saranno quelli del padre.

Io sono assai noto in Milano, e venne da me un uomo che mi si diede a conoscere per servo della contessa, raccomandandomi consegnassi a voi il più segretamente che fosse possibile una tal lettera, e mi guardassi dal palesare ad altri ch'io era mandato a voi. Ecco tutto; del resto non so nulla. Quando sarete per ritornare a Milano, buon uomo?