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Se non avesse avuto in quel periodo di tempo una testarda e formidabile vena che lo sosteneva al giuoco e gli dava quasi la magìa della divinazione, il conte sarebbe stato divorato in un batter d'occhio; ma vinceva a tutti i giuochi, incuteva rispetto ai più audaci, arrischiava colpi pazzeschi, e li guadagnava imperturbabile; e sentiva col presentimento misterioso del giuocatore di razza che il colpo era giusto e poteva annunziarlo un attimo innanzi che si effettuasse.

E il maestro si arrischiava di rispondere:

Giacomo in casa non le poteva fare più di due visite alla settimana, e soltanto, ma ben di rado, quando il conte Della Valle andava in campagna, oppure era in seduta al Consiglio Provinciale, ne arrischiava una terza.

Flora non avea ancor detta l'ultima parola e in questo momento psicologico della sua vita non era prudente turbarne il giudizio col racconto d'un episodio epico in cui Ezio arrischiava di fare la figura d'un eroe.

Torniamo! disse la Giustiniani, accorgendosi ch'ella arrischiava di sentirsi baciata sulle labbra da un momento all'altro. E invero, dopo sette giorni, era troppo presto. Nel ritorno, chiacchierammo frivolamente, incontrando pel viale due bambini che facevan correre il cerchio di legno e ci avrebbero sorpresi se fossimo rimasti ancor più a lungo lassù.

Tutte le volte che Andreina attraversava le quinte, se lo trovava sempre fra i piedi, rosso e timido. Con la diva, si arrischiava appena di sospirare, ma tutti i suoi dispiaceri li confidava all'Assunta, che il buon vecchietto si stringeva al cuore, paternamente, e regalava di zuccherini, contentandosi, così, di poter abbracciare almeno la cameriera... dell'oggetto amato.

Quando il macchinista la faceva fermare per accomodar qualche congegno o per ungerla con un po' d'olio, egli ne osservava tutti i movimenti, si chinava per vederne l'interno, e si arrischiava a domandare qualche spiegazione.

E neppur Lalla ci si arrischiava a esser lei, e però di tanto in tanto fissava Giacomo con un'occhiata ch'era un rimprovero, un lamento e una preghiera, poi riabbassava il capo come mortificata, sfilando, con un moto delle dita febbrili, le frange dello scialle.

Qualche volta egli arrischiava uno scherzo giovanile, ella rispondeva sul medesimo tono, sorridevano, ridevano, finchè qualche cosa li arrestava bruscamente, sorpresi di tale intimit

Durante le lunghe ore che passavano insieme, ella chiedeva, ed egli doveva rispondere. I suoi splendidi occhi profondi la incitavano a rapide domande, e i baci che egli le dava non spegnevano la sete della sua anima per l'anima di lui. Poco a poco, timidamente, ella scostava i cancelli del giardino chiuso; giorno per giorno arrischiava, trepida, un passo più in l