United States or Uzbekistan ? Vote for the TOP Country of the Week !


Tra gli scrittori italiani e i francesi, da questo lato, la questione si riduce a una proporzione aritmetica. Quelli sono molti, i nostri pochi. Avrei dovuto forse dire: a una questione commerciale; giacchè la produzione letteraria si sviluppa (e l'arte non ci perde, anzi!) in ragione dei vantaggi che arreca con la facilit

Ma dimmi, se 'l sai, questi doi versi latini, li quali nel tenero scorzo di esso lauro tu vedi quivi intagliati essere, chi fu lo sottil interpretatore di essi? TRIPERUNO. Isidoro. LIMERNO. Isidoro Chiarino? TRIPERUNO. Esso fu. LIMERNO. Oh divino spirito d'un fanciullo! ché veramente nel sino di Talia succiò le dotte mamme, maggior fama ed onore si arreca lo autore che 'l commentatore loro.

Sii più continente o buona notte ai vostri voti! Ve lo prometto, o mio signore. La bianca e fredda neve virginale ch'io stringo al petto, spegne entro le vene ogni ardore. Sta bene. E tu, Ariele, vieni e un rinforzo arreca. È meglio avere qualche spirito in più. Vieni. Le lingue trattenete ed aprite gli occhi. Attenti. Entra IRIS.

FANNIO. E' mi aspetta qui presso; e sta tanto bene che non è persona che non lo pigliasse per donna. RUFFO. Oh! oh! quanto mi piace! Fulvia vi aspetta. Va', trova Lidio e da lei ve n'andate. Io de qui intorno non mi partirò, per intendere poi a che fine se arreca la cosa. Oh! oh! oh! Ella è, vedi, giá in su l'uscio. Ben ha presto fatto quanto li dissi. FESSENIO servo, FULVIA.

Gli ho lasciati al fine nel botro pien di fango oltre la vostra grotta e quivi affondavan fino al mento che il putrido lago per i piedi parea tenerli. Hai fatto bene, o mio augello! Serba ancora quella tua invisibile forma e quivi arreca l'esca, dalla mia casa, per chiappare quei ladri. Io vado! Io vado!

Lo Spirito sancto gli serve, cioè l'affecto della mia caritá, la quale caritá lo' ministra e' doni e le grazie. Questo dolce servidore porta e arreca: arreca a me i penosi e dolci ed amorosi desidèri, e porta a loro el fructo della divina caritá delle loro fadighe ne l'anime loro, gustando e notricandosi della dolcezza della mia caritá.

Entro quel sangue tuo me non bagnai; tu tel bevesti, io tacqui; è ver, costretto tacqui; ma fui reo del silenzio, e il sono, finch'io respiro aura di vita. Ahi stolto, ch'io allor credetti, che Neron potria por fine al sangue col sangue materno! Veggo ben or, ch'indi ha principio appena. Ogni nuova tua strage a me novelli doni odíosi arreca, onde mi hai carco; so perché.