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Quando la natura, stanca in lui di quella tensione spirituale, riprendeva per qualche ora il sopravvento soffiandogli nel sangue gli aromi dei fiori, egli s'abbandonava improvvisamente alla prima donna, magari non bella, per soffocare in una violenta prostrazione il cordoglio vedovile del proprio cuore.

"Morta son viva e passo nei sogni del mortale, spargendo colle mani aperte la semente di nuovi sogni. Io sono la bella sorridente, che stillo eterni aromi dai morti fior del male." Venian per la selva silente Con passo dolente le donne, Non vive, ma come sottili Fantasmi gentili nel viso.

Questi aromi erano i seguenti: morderór mirra semplice, ovverosia quella che colava spontaneamente senza bisogno d’incisione; kinamón cinamomo o canella odorosa; canè boscem canna odorosa; kidá cassia aromatica.

Fresca, purissima, imbevuta di aromi resinosi, l'aria traspariva in mezzo ai boschi d'abete, e, aprendo spazi più chiari nelle chiome vaporose dei faggi, ne faceva emergere i bianchi e ritti fusti allineati colla grazia elegante e gracile un colonnato greco.

O sacre idee, o bello entusiasmo di migliori giornate oltre al tramonto livido sopra il sangue e sopra il fango: questa Vittoria spira qui nelli aromi e nella gloria; poi ch'erta sta la Donna nel sembiante fiero e soave, qui nel mio pensiero, in faccia al Mondo.

Gli aromi delle Indie orientali, le spezie, le merci, le sete, i prodotti e le manifatture dell'Asia furono fino dai più antichi tempi primario scopo del commercio europeo, e le nazioni che poterono averle di prima mano arricchirono assai e si resero tributarie le altre.

Le rose spiegavano la pompa dei loro colori, la grazia delle forme, l'olezzo soave che imbalsamava l'aria. Ogni pianta prometteva i suoi doni di fiori e di frutti, il suo tributo di colori, di balsami, di aromi o di sapori squisiti. Tutto questo lusso della natura mi rendeva gradito il soggiorno della casa.

Color di perla, interminate rive Si seguiran, cristalli inargentati, E piante ignote d'ogni raggio schive, E smorti fiori come addormentati Nell'eterno sopor dolce e fatale, E profumi sottili ed ignorati Senza gli aromi turgidi del male, Senza i poemi intensi del dolore E dei peccati senza l'aureo strale,

Tutti gli aromi d'un gineceo d'Oriente e tutte le esalazioni d'un sotterraneo d'alchimia si condensavano in quell'aura letargica e letale. La fiamma del cero si circondava di quando in quando con quell'alone di nebbia che si vede intorno la luna durante le insalubri notti autunnali.

Erano aromi che venivano dai cespi immersi nell'ombra come in un mistero; dardi velenosi che ciascun fiore vibrava; parole di volutt