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La contessa era commossa. Avrebbe dovuto capir subito che la sua amica Eleonora prendeva quella corte troppo sul serio; avrebbe dovuto aprirle gli occhi e chiudere la porta a monsieur le duc, senza tanti complimenti. Ormai era troppo tardi e la Schönfeld tornò a sospirare: Pauvre petite! era in uno stato da far piet

Senta, professore, disse la fanciulla, è poco tempo che ci conosciamo, ma mi pare di parlare ad un vecchio amico, e voglio aprirle intero il mio cuore.

Le celle non si possono spalancare che tirando indietro il catenaccio. Mettete quattro o sei mani ad aprirle tutte, e poi ditemi se gli ultimi non devono uscire otto o dieci minuti dopo. La rientrata ha gli stessi inconvenienti. Perchè i primi a uscire sono anche i primi a rientrare. Il regolamento non è oscuro.

E quasi la sua anima desiosa di dolore, avesse avuto una forza magnetica, un tumulto si fece nell'ombra del portoncino, e fra un piccolo gruppo di donne e di uomini, portata da due altri becchini, comparve la bara; dietro le persiane di una finestra, al primo piano, si udiva un singhiozzo disperato e si vedeva una mano convulsa che tentava di aprirle, mentre qualcuno si opponeva, tenendole ferme. Questi volevano vedere la bara, che veniva caricata nella gondola funeraria: la piccola bara, la sottile bara, poichè era la bara di un bambino, e lassù, era certamente la madre del bimbo che singhiozzava e tentava disperatamente di aprire la finestra. A un tratto, con un moto svelto di gente pratica, i becchini gondolieri ficcarono la piccola bara sotto il felze e ne richiusero con un colpo secco la porticina. Il picciolo morto era solo, l

Intanto il focoso giovane l'avea stretta per una mano, e mentre essa pronunziando le ultime parole, dolcemente riguardandolo parea invitarlo a meglio aprirle i suoi sensi, Girani dicendole Ah sarai mia, ratto volle scoccarle un bacio sull'amato volto: ella sbigottita si ritrasse, e sarebbe fuggita se non la riteneva a forza.

La giovane si riscosse a quella domanda. Portò le mani alle tempie comprimendole, quasi la tempesta suscitata in lei dalle parole del giudice minacciasse di aprirle il cervello; poi, respirato fortemente, così da far sibilare l'aria fra i denti chiusi, con l'espressione di repugnanza dolorosa e di sdegno impotente di chi si sente violentare ed opprimere, disse: Avete finito?

Come mi sento male!... apri un po' le finestre.... no, non aprirle.... Oh, Dio! Eugenio, spaventato, con la testa confusa, l'abbracciava, la baciava, piangeva. Che hai? che ti senti? Oh, Dio! se continua, muoio! E lui, fuori di , le versava acqua, aceto sulla testa, la slacciava, le faceva vento; ma il malessere si sviluppava con un crescendo spaventevole.

34 Qual pargoletta o damma o capriuola, che tra le fronde del natio boschetto alla madre veduta abbia la gola stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l petto, di selva in selva dal crudel s'invola, e di paura trema e di sospetto: ad ogni sterpo che passando tocca, esser si crede all'empia fera in bocca. 35 Quel e la notte a mezzo l'altro giorno s'andò aggirando, e non sapeva dove.

Pigliò le carte, ma senza pur gittarvi un'occhiata, senza aprirle, le mise giù sul tavolino, e voltosi al segretario: Sapete voi qualche cosa di questa gente? Buona gente, Illustrissimo, buona e povera gente; una madre piena d'anni.... E di catarro: non voglio vederla. Tre figliuoli; due maschi.... Son pochi. E una fanciulla.... Bella? Oh! oh! Illustrissimo.... io non so niente.

Ecco, dove tu sbagli. Non è una moglie, quella è una serva, una serva eccellente, una serva inarrivabile, ma infine una serva. Credevo di sposare una signorina e invece ho sposato una cuoca. Invece di una luna, m'è toccata, amico mio, una frittata di miele. Io avrei voluto dare a Felicetta tutto il mio tesoro d'affetti; volevo aprirle il mio cuore, e invece lei non sa aprire che la credenza. In casa mia c'è una lindura, un ordine, atroci, detestabili. I pranzi sono regolati con una spaventosa regolarit