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Non ci restò che far portare a terra tutto il nostro bagaglio e depositarlo nei magazzeni di dogana, poi andarcene in cerca di una casa da affittare, che di alberghi qui non se ne ha idea.

Il giorno quattro ci avviamo pieni di emozione chè la giornata può essere decisiva per noi; per quanto ci si assicuri che il fiume è guadabile, potrebbero esser cadute forti piogge la notte nell'alto Semien o nel Lasta, il Taccazè esserne gonfio e quindi trovarci tagliata la via al ritorno, costretti a passare qualche giorno in attesa di decrescenza delle acque in questo poco simpatico soggiorno, poi forse rifare la via fatta per andarcene un'altra volta a Debra-Tabor a svernare.

Sta' dunque ove sei... A noi è d'uopo andarcene. |Dushmanta|. È vano lusingarla con isperanze. Traetela pure con voi, o anacoreti... La moglie altrui è donna da cui bisogna astenersi. Il gran sacerdote di corte, interrogato da Dushmanta, propone di ritenere egli presso di Sacontala fino al termine della gravidanza.

Per quanto con Ferrari si facessero continuamente gite di caccia, pure la monotonia di questa vita ci stancò, e non sapendo ancora quando si potrebbe definitivamente partire per l'Abissinia, pensammo intanto di andarcene a fare un'escursione nel paese dei Bogos.

In un altro canto, una matrona diceva quattro parole in un orecchio al suo marito. Vogliamo andarcene, conte. Mai più, cara mia, a San Nazaro non son battute le tre ore di notte.

Al tocco dopo mezzanotte il Sappia si levò dal tavoliere, e disse: Mi pare ora di andarcene. Facciamo i conti gli disse Enrico che appena cessato l'incanto e l'emozione si trovò di aver indosso una febbre indiavolata. Fatti i conti trovarono di avere perduto fra tutt'e due seimila e trecentoventi franchi.

Allora ci ritroveremo qui, perchè noi non abbiamo alcuna intenzione di andarcene. Non è vero, Folco? Folco acconsentì con un moto del capo, e gettò un'occhiata ad Ariberto Puppi. Voleva dire: Vedi?... Come si fa?... La tempesta. Gioconda rilevò non senza inquietudine che del colloquio abbastanza lungo con Ariberto Puppi, suo marito non le dava alcun ragguaglio.

I due visitatori furono ricevuti con calma solenne da tutta la famiglia riunita. Non si era re della montagna per nulla. Ed anche alla calma solenne si accompagnò una squisita cortesia. I nostri incarichi sono finiti; disse il signor commissario, premendo al solito sulle parole; non abbiamo voluto andarcene, senza una visita di congedo a lor signori.

Dovendo noi andarcene all'estremit

All'uscita trovai l'ing. Ongania, sindaco di Lecco, e l'avv. Ignazio Dell'Oro che mi aspettavano. Stavamo per andarcene, quando il vetturale che mi aveva condotto alla questura mi ricordò la corsa. Dica, e la corsa? Non mi si avevano ancora restituiti i denari. Il mio amico sindaco tirò fuori subito il portafogli. Vetturale: Scusi, lei è forse uno del processo dei giornalisti? Sissignore.