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Ma la messe gioconda di braccia e facce impetuose non cede, s'infittisce, vorrebbe fermarci, abbracciare, strangolare d'amore la blindata. I miei occhi pieni di lagrime che non riesco a domare ammirano per la prima volta il fantastico Giardino delle Gioie. Tutte le gioie della Terra e del Paradiso: Gioia di quella faccia di vecchio con le sue rughe finalmente distese, riposate stirate come dal massaggio di una contentezza assoluta. Gioia di quegli occhi verdi di bambina sedicenne che beve, beve colla bocca e sui denti brillanti la pioggia continua delle lagrime. Gioia della madre che mescola il suo pianto al pianto del suo pupo rosso. Anch'esso sgrana gli occhi davanti al dolce sovrumano, sognato nella culla della fame invernale. Gioia di quella faccia maschia che si apre ancora tutta tôrta, spremuta dalle mani dell'accanita nera Lavandaia! E i cani ispirati che si arrampicano a leccarmi le mani. Zaz

Il Louvre ha molti quadri del Sanzio; parecchi ritratti, un Arcangelo Michele, una Sacra famiglia, che è la più reputata di tutte, e quella Bella Giardiniera, che sarebbe, senza la Trasfigurazione, il superlativo dell'arte. In che consiste la grandezza di Raffaello, che traluce da tutti questi dipinti? Coloritori efficaci come lui, a Venezia; disegnatori, corretti come lui, a Roma; compositori arditi come lui, a Bologna. Ma egli adunò in tutti i pregi, che si ammirano sparsi negli altri; ingegno veramente complesso, cavaliero armato di tutto punto, artista così compiuto nei concepimenti e nelle grazie del pennello, come fu uomo compiuto, negli splendori della vita, nella nobilt

La pittura toscana è ricca di immagini di questo genere. Due quadri magnifici di questa specie, di Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi, si ammirano negli Uffizi; due altri, capolavori della massima bellezza, li dobbiamo agli scolari di Fra' Angelico, Gentile da Fabriano e Benozzo Gozzoli. Il quadro di Gentile si trova nell'Accademia delle Belle Arti, quello di Benozzo nella Cappella Medici al palazzo Riccardi. Qui egli dipinse degli affreschi che, insieme con le sue pitture ammirate nel Camposanto di Pisa, appartengono alle migliori produzioni del suo tempo. La sua rara universalit

Ma il piú degli uomini, che non sono belli dotti, ammirano e lodano la signora Ester, e si lasciano vincere dal canto della signora Annetta. Se poi la musica sia fatta per dilettare i dotti soltanto o bene tutta l'umana razza, s'ella debba giudicarsi dagli effetti generali o da' particolari, io non so, vorrei dirlo ora se lo sapessi.

L'americano avea la febbre di vederla innanzi a , come si ammirano le statue, spoglia d'ogni indumento. Volea scrutare tutte le forme di lei: dirsi se avea desiderato veramente una donna nella sua struttura perfetta, e compiacersi nell'orgoglio di averla disprezzata. Enrica era corsa dietro un magnifico paravento giapponese. I due udivano un fruscio di vesti.

Nei giorni in cui le strade di Roma sono animate da tutte queste feste, in cui tutti godono, ammirano, in cui il denaro circola largamente, mentre tutte le strade, tutte le piazze sono adorne di arazzi, di fiori, mentre da ogni casa i lumi splendono, e le carrozze succedono alle carrozze, i pedoni ai pedoni, il popolo d'Israello seduto innanzi la sua porta nel suo Ghetto, riman tetro e solitario, continua ad affaticarsi nel suo lavoro, col sudore della sua fronte, senza toglier gli occhi dai mucchi dei suoi cenci.

Così discorrendo ascendevano il Quirinale, oggidì Monte Cavallo, per le due famose statue equestri, capo-lavoro dell'arte greca che sulla piazza si ammirano. Giunti a pié dei colossi si fermarono entrambi. Attilio tolto di tasca un acciarino ne trasse delle scintille; all'estremit

È infatti cogli occhi che si osservano le bellezze della donna, che si ammirano i contorni delle sue forme eleganti, che si seguono i suoi movimenti graziosi, che si scorge il suo incantevole sorriso; cogli occhi infine che si apprezzano le mille attrattive delle quali Natura la regalò. Il senso del tatto è la sede dei piaceri fisici, inutile è il dimostrarlo.

Alla passeggiata della riviera di Chiaia aggiunse con voce languida la signorina elegante vengono fuori certe carrozze da nolo dove sono issate almeno quindici persone fra genitori, bambini, zie, nipoti e serve; certe vetture noetiche con qualche rispettabile coppia preistorica, che serba il costume antidiluviano della trottata domenicale; schiere di collegiali, pallidi e meravigliati adolescenti, vi impediscono la strada; si ammirano abiti fenomenali e cappelli mostruosi su cui sono riversati intieri giardini; si veggono vetrine di gioiellieri portate dignitosamente dalle mogli dei medesimi.

Lazzaro ha due nepoti, uno maschio e una femmina, a cui vuole più bene che a se stesso, e li raccolse orfani, con supremo amore tenne loro le veci di padre, e con esquisita delicatezza quasi ancora le veci di madre, ma non vuole sentirne parlare. Secondo lui, era meglio farne concio: se gli ammirano la vigoria dei giovani, ed ei burbero: "la mala erba cresce presto."