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In quei giorni, l'ultimo bimbo dei Trebeschi, Gian Maria, che era a balia, a Sesto San Giovanni, era mezzo ammalato; cominciava a mettere i denti, bisognava divezzarlo, e il signor Daniele tutte le sere, dopo pranzo, andava fino a Sesto, a piedi, e ritornava in strada ferrata coll'ultimo treno.

Su questa terra io non ho trovato quello che l'anima mia spasmodicamente cerca! Sono insodisfatto e scettico. Sono ammalato. O Lidia, ch'io un giorno sappia il tuo suicidio o la tua vergogna? Come tutte le sere paurosamente leggo la Gazzetta di Venezia! Oh se potessi salvarti dal dolore e dai pericoli, mi ameresti per tutta la vita. Salvarti!

Il Rosati si gettò sopra una poltrona e rimase lungamente con gli occhi chiusi a pensare a quel fulmine, che gli cadeva sul capo, senza veder mezzo di schivarlo, e mentre era così sgomento e perplesso, sentì battersi sulla spalla e udì la dolce voce di Maria, che gli domandava con premura: È ammalato, signor Rosati, vuole che faccia qualche cosa per lei?

Trovò il giovane chiuso nella sua camera, terreo in faccia, collo sguardo spento, cupo, accasciato, rispondendo a mala pena e di cattiva grazia. Tu se' stato ammalato, caro Emilio? No. Che cos'hai dunque? Perchè non ti lasci più vedere? Perchè sei così abbattuto? Ti è capitata qualche disgrazia? A me dovresti dirlo.

Non mi piace quella tristezza. La signora Bellazio ne parlò al figlio: Ora che sei persuaso di non essere ammalato, perchè non vai a fare una visita alle signore Nardi che sono tornate in citt

Era ben lui che vedeva intorno a ; ma era nel suo letto, ammalato, e vedeva il vero: non più sgomenti, non più terrori, non più larve di sogni, non più visioni di febbre. La bella creatura spiava quel ritorno dell'infermo in stesso. Lo indovinò alla insistenza con cui egli guardava verso di lei, dovunque ella andasse o da una parte o dall'altra della camera.

Betta aveva sempre quel vestoncino rosso, largo, al disopra del quale il suo viso gonfio sembrava anche più ammalato: appena fu al letto, vi si arrampicò. Non mi toccare! gridò Tina. Ti fa sempre male la pancia? Si. E io qui, rispose premendo il fazzoletto sotto l'orecchio destro.

Signori, diceva, l'ammalato non più ammalato, desidera la loro presenza, e prega il signor pittore a voler passare in cucina ad avvisar Monna Mansueta che si prender

Un giovane Tedesco che si recava a cercar salute in più miti aure, ma, forse più pauroso che ammalato, ci divertiva colle sue continue agitazioni vedendo capovolgersi il bastimento ad ogni colpo di vento, una tempesta in ogni nube e la sera fanali di vapori che venivano ad investirci, in ogni stella.

Infatti il bigliettino era pressante: "Ho gran bisogno di parlarle. Mio marito è a letto ammalato. Temo ne avr