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Come più m'avicino ai muri illustri, l'opra più bella e più mirabil parmi. E seppi poi, come i demoni industri, da suffumigi tratti e sacri carmi, tutto d'acciaio avean cinto il bel loco, temprato all'onda ed allo stigio foco.

Torino, 1896. Per Giuseppe Garibaldi Invitato a commemorare Giuseppe Garibaldi in questo giorno nel quale ogni cuore italiano risente più viva la tristezza d'averlo perduto, non terrò un discorso ampio e ordinato dell'opera e della funzione storica compiuta da lui, poichè nulla o poco oramai ne rimane a dire che non torni superfluo a un uditorio di italiani colti. Parlerò il linguaggio facile e caldo del patriotta, che, invece di dissertare sul passato, lo risuscita, lo rivive e lascia andar tutta l'anima all'onda degli affetti e delle memorie. Spero, così parlando, di consentire alla disposizione d'animo dei miei uditori, ai quali non parr

9 Un ventolin che leggiermente all'orza ferendo, avea adescato il legno all'onda, a poco a poco cresce e si rinforza; poi vien , ch'al nocchier ne soprabonda. Che li volti la poppa al fine è forza; se non, gli caccer

Spuntava il sereno; non aleggiava vento Sulla spiaggia che il flutto batteva molle e lento, Da breve ora soltanto s'era levato il sole. La pura aura marina, che spira fresca ed ole Con un profumo amaro, facea ondeggiar la tela D'una tenda costrutta con una vecchia vela. Non una voce. Solo come un punto in distanza Qualche barca da pesca che lentamente avanza. Ma a un tratto dalla tenda una fanciulla bionda, Bella come la Venere che sorge in mezzo all'onda, Uscì qual visïone luminosa, inattesa. Sulle spalle superbe la chioma avea distesa, Ed il vestito bianco svelava la bellezza Delle sue forme pari alle antiche in purezza. I piedi sulla rena lasciavan delicata Orma di piante e dita che parevan di fata. Con gli occhi color d'aria dalle arcuate ciglia Guarda la giovin scena a cui ella somiglia Con una espressione di gioia giovanile. O la freschezza lieta d'un bel giorno d'aprile! Per toccar le conchiglie s'abbassava talora, Ed una ne ammirava tutta rosea, e sonora. Si soffermò un istante, gettò uno sguardo intorno All'orizzonte chiaro dove brillava il giorno, Formando una visiera della sua aperta palma, E poi ridente, piena d'una letizia calma Corse nel mar, siccome da alcun desir fatale Attratta, e avviluppata da un fascino ideale. Poi le mancò il terreno ed allungò le braccia, Le aprì, le riallungò, seguendo una sua traccia, E cominciò a nuotare con leggiadra baldanza. Gi

Il fanciullo scempio sedeva sbadatamente sulla spiaggia e gettava la sabbia all'onda. Una volta udii che borbottava a stesso: Guarda a barchetta, a v

La Ginevra diede in un grido disperato e chinò la testa, come chi sentendosi mancare ogni forza, si abbandona all'onda che lo deve affogare. Tutti poi perdettero ogni speranza.

Ella la comprendeva, l'amava, l'adorava attraverso quelle rozze immagini, senza la parola volgare del clero, abbandonandosi talvolta all'onda dei cori, che i contadini intonavano nei vespri dentro la chiesa colle loro pronuncie bizzarre. Le pareva allora come uno di quei murmuri di boschi o di acque, sotto i quali si abbassa involontariamente la testa pensando.

In quel punto gli sguardi suoi s'incontrarono con gli sguardi del giovane, e non sapendo come reggere all'onda carezzevole di quegli occhi bruni, e sentendo d'arrossire, Roberta cercò in fretta i guasti e cominciò a calzarli, con la testa china. Il treno si fermò a Sampierdarena lungamente.

32 Di tutti i lochi intorno fa venire mastri, chi per amore e chi per tema; e fatto ben seimila uomini unire, de' gravi sassi i vicin monti scema, e ne fa una gran massa stabilire, che da la cima era alla parte estrema novanta braccia; e vi rinchiude dentro la chiesa, che i duo amanti have nel centro. 33 Imita quasi la superba mole che fe' Adriano all'onda tiberina.

Ma io prometteva, illuso sulla generazione d'uomini cresciuta meco nel lavoro concorde delle sante congiure; e quando mi vidi illuso, lo dissi: piegai la fronte non potendo altro, davanti all'onda irruente, ma dichiarando ch'io m'inchinava afflitto al voto dei più, non a Governo o a monarca veruno: tentai giovare al Paese, senza riguardo a bandiera, ma sempre tenendo aperta la via per la nostra: non acclamai, non giurai ad altra: non proferii altro evviva, fuorchè quello dell'Italia Una, con, senza o contro; ed oggi, esauriti visibilmente i due primi stadî, posso senza contradizione risollevare l'antica bandiera e chiamare i giovani al terzo.