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Inoltre bisogna avere cura di tenere netto l'orecchio lavandolo con acqua fresca all'estate e con acqua tiepida all'inverno, e se si fa uso dello stuzzica-orecchi, guardarsi dall'offendere in qualsiasi modo la membrana mucosa o il timpano. Che il lettore segua dunque queste norme, perchè il senso dell'udito è fonte inesausta di piaceri. *Dell'odorato*

Santa innocenzaesclamava per istinto di compassione e non senza qualche lagrima, alcuno degli astanti, il quale poi, a interrogarlo se quel bambino fosse stato ben ucciso, avrebbe risposto di a non dubitarne. E la narratrice proseguiva: Allora il frate chi non l'ha visto! Sapete quando alcune volte, all'estate, la moglie del diavolo fa il bucato, che piove e nell'istesso tempo d

Ma come fare ad ammalarsi? In quella piccola stazione dall'aria balsamica, la gente ci veniva per salute all'estate, ed egli aveva la soddisfazione di vedere bensì in quel tempo aumentato il suo lavoro, ma senza potere avere la consolazione di ammalarsi. Una mattina di luglio, una ben calda e serena mattina, io presenziavo l'arrivo di un piccolo treno, che usurpa il nome di diretto.

Allorchè alcuno di questi ammalava, e mentre tutti intendevano al lavoro, la sola Marcellina restava nell'eremitaggio, ne pigliava essa pensiero, gli prestava ristoro col latte delle sue capre, e raccoglieva le erbe onde preparargliene col succo salutare beveraggio. Avea cura pei fanciulli degli assenti e delle loro case, e all'estate verso sera, raunata sur un vicino praticello la pia tribù, faceva recitar loro l'orazione de' morti: era in fine la delizia, il pensiero più tenero di tutti, e alle preghiere di lei ognuno confidava nelle proprie calamit

I medici hanno anche osservato che il maggior numero di miglioramenti nelle malattie avvengono nella mattina, perchè in questa fase del giorno tutto concorre per allietare l'anima ed il corpo. Il mezzodì corrisponde all'estate e all'et

Quando imbruniva, profittavano del breve momento in cui non era tanto buio da accendere il lume, per cenare con pane e noci, o pane e frutta fresca, a seconda della stagione. Poi accendevano una lampadetta ad olio, e tornavano a lavorare fino alle nove. Dacchè erano venute ad abitare di contro, la sera la passavano spessissimo da noi. Ma sempre lavorando. In casa loro, il balcone aperto era l'unico distintivo dell'estate; il caldanino ai piedi era l'unico distintivo dell'inverno. Il fuoco non era mai acceso nel camino fuorchè quando s'aveva a preparare il pranzo. Stufe non ce n'erano. I caldanini erano fatti colla carbonella e duravano tutto il giorno; e dovevano prepararli in quelle ore mattutine che non mi riescì mai di sorprendere, quando nessuno, tranne le due zitellone, era fuori dal letto. Da venti, da trenta, da quarant'anni facevano sempre quella vita, tutti i giorni eguale, meschina, arida, senza un bene, strascicando una salute sciupata in una sequela di privazioni. All'estate l'aria era cattiva. Tutti s'andava in campagna; Novara rimaneva deserta. Le due sorelle s'affacciavano al balcone per vederci salire in carrozza, colle valigie, la mattina della partenza; ci salutavano colla mano, e prima che la carrozza avesse voltata la cantonata, erano ancora sedute ai loro posti, coi loro lavori. Passavano per noi tre mesi di gite, di vendemmie, di merende, di balli campestri, di recite di beneficenza, di spassi d'ogni maniera; ed alla fine di novembre, arrivando in citt

Era una splendida giornata della fine di maggio quando il giovane baccelliere fece ritorno a Dogliani; una giornata tutta tepori e fragranze, come avviene per solito nei trapassi dalla primavera all'estate. Ma il nostro eroe badava assai poco alla bella giornata; l'animo suo era sordo alle liete voci della natura; invano la gran madre, a dirvela con una frase audacissima, si era infronzolita per lui. Il signor baccelliere si mostrava pensieroso, anzi peggio, stizzoso, di mala voglia; insomma, per usare una parola moderna, che risponde ad una moderna infermit

Anche questa era una delle tante cose che il buon cavallaro non intendeva, pure il confortava alla meglio, raccontandogli siccome anche in Francia vi fossero uomini simili a noi, e buone case, e monti, e fiumi, ed erba alla primavera, e messi all'estate e all'autunno le delizie della vendemmia; i Francesi amabili, dilettevoli, sociali, buoni e vattene l