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Aminta lo vide stralunato, ma attribuì quella condizione di spirito all'angoscia del distacco. Animo, dunque! gli disse. Dammi un abbraccio e parti. Gino gli gettò le braccia al collo e lo baciò ripetutamente sul viso. Sempre uniti, non è vero? Qualunque cosa accada, siamo l'uno per l'altro; mormorò Gino singhiozzando. Casa Guerri ha in me più che un amico riconoscente. Un fratello per te.

A dieci anni, il fanciullo infermò di lenta febbre; e inchiodato nel suo letto, per molti mesi tra la vita e la morte, non aveva avuto altro medico, altro angiolo salvatore che l'amor di sua madre. La semplice e pia donna, in mezzo all'angoscia, vedendo languire limato dalla consunzione quel suo caro, come povera pianticella a cui manchi il succo della vita e la luce del sole, non dubitò di far nel suo cuore un voto, che se dal Signore le fosse restituito il figliuolo, avrebbe fatto quant'era possibile per consacrarlo al suo santo servigio. Poteva essere un voto temerario, un voto inutile; ma in vece parve un'inspirazione di lassù. Poichè il fanciullo, riavutosi quasi miracolosamente, dimostrò col crescer dell'et

Il povero nonno, accasciato dalla malattia nel suo letto di sofferenze, non poteva lasciarci partire, e si teneva la bimba stretta per mano, quasi avesse timore che le sfuggisse per sempre; voleva ancora un altro bacio, poi un altro, e ancora un saluto, e una carezza sui capelli, poi non potendo più reggere all'angoscia ricadde sull'origliere con un singhiozzo... e ci lasciò andare.

Passarono alcuni momenti di assoluto silenzio, e l'ammiraglio pregava e pregava con un fervore veramente straordinario. Poco di poi s'alzò. All'angoscia, al furore, alla disperazione era in lui successa una calma maravigliosa, solenne e tuttavia terribile. Si volse al Gritti, e, «Seguimigli disse, «le nostre spade han da incrociarsi stanotte: uno di noi due fra poco spero che sar

I giovani avvezzi a pensare con la propria testa ed a foggiarsi delle idee sopra ogni cosa prima ancora di conoscere nulla, sanno quel particolar genere di smarrimento che si prova dinanzi ai fatti in aperto contrasto con le persuasioni stimate più salde. Uno smarrimento di questo genere, ma intenso fino all'angoscia, fu quello provato da Ermanno dinanzi a quella donna che prima gli sorrise.

«È in luogo sicuro e ben guardato; ma temo che la poveretta non possa durar lungo tempo contro all'angoscia che non le lascia un'ora di bene.» «Hai potuto comprendere se a lei sia trapelato nulla di quanto sappiam noi sul conto suo

Ma il duca di Feira non rispose alla sua dimanda, e dopo una breve pausa, durante la quale stette cogli occhi chiusi, come chi raccolga tutte le virtù dell'animo e dei sensi ad uno sforzo supremo, proseguì concitato: Ah credete voi, giovinotto, che chi di tanti anni v'ha preceduto nella vita non v'abbia preceduto ancora nel soffrire? Credete che i vostri affanni siano i soli, e i più forti che uomo provasse mai? Che basti il dire, ecco io muoio, e rompersi le tempia con un colpo di pistola, per dimostrare al mondo, a stessi, di avere amato davvero? Sappiatelo da un vecchio, che ne' suoi dolori ha imparato a compatire gli altrui; non ama sempre più fortemente chi muore, chi si sottragge all'angoscia. V'ha chi vive, ed è peggio. Voi avete amato fieramente, da lunghi anni, senza speranza, colla maledizione nel cuore; or che direste voi della disperazione di un uomo che, giovine, avesse amato e sperato; che fosse stato sul punto di raggiungere la felicit

Per nessuna forza il Mondo si arresta, ma procede invece, senza tregua, turbinoso, imperterrito. Il Mondo cammina, cammina.... Si rinnova, si riproduce, si trasforma ad ogni ora del e della notte.... Procede col sereno e colla pioggia, col caldo e col gelo, collo scirocco, col vento, col turbine, durante la calma e durante la tempesta, e sfida perfino la potenza del mare. Il mondo cammina dunque sempre tanto nella prospera, che nell'avversa fortuna. Egli oblia il passato, guarda con indifferenza il presente, e cerca ansioso l'avvenire. E guai se così non fosse! Guai se dopo un disastro, una strage, una ingiustizia, una battaglia perduta, una pena morale un disinganno, un'epidemia struggitrice delle vite umane, un incendio, una innondazione, una carestia, tutto il mondo si abbandonasse all'abbattimento, all'inazione, all'inedia.... Il mondo invece passa indifferente, con coraggiosa calma, dinnanzi al piacere ed all'angoscia, dinnanzi alla vita ed alla morte. La Scienza, le Arti, i mestieri, gli Uffici, le Feste, i Teatri, i balli, il travaglio dei campi, i riti, la salute e l'infermit

Ho pensato all'arbitrio del destino, Che ti formò col puro cäolino Con cui formò il cervello dei veggenti: Ho pensato al delirio Di chi baciò i tuoi begli occhi lucenti; All'angoscia di chi, dopo il delirio, Vorr