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quando la madre da Chiron a Schiro trafuggo` lui dormendo in le sue braccia, la` onde poi li Greci il dipartiro; che mi scoss'io, si` come da la faccia mi fuggi` 'l sonno, e diventa' ismorto, come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. Dallato m'era solo il mio conforto, e 'l sole er'alto gia` piu` che due ore, e 'l viso m'era a la marina torto.

«Sull'eccelsa vetta ove son giunto, un freddo polare agghiaccia il mio sangue, il disco del sole gi

Quivi da l'armi e da lo stuol più folto Fuggia Seleuco scolorito in faccia Verso le mura; e pur sul piè disciolto Fier Dardagan ne la vil fuga il caccia, E da se per la via lunge non molto Vede un guerrier, ch'impallidito agghiaccia Versando sangue, ed irrigando il piano, Dal braccio, onde recisa era la mano.

"Questi privilegiati che portano un gran nome "Hanno un certo prestigio che fa rizzar le chiome "Ai più arditi; hanno un fascino che noi, povera gente, "Siam dannati a subire; hanno un piglio insolente "Che agghiaccia!... Superiori a noi li fece Iddio! "Sospeso sul suo petto rimase il braccio mio, "E la mano ribelle non mi volle ubbidire!"

Quando la Tullia mia che vien dal cielo, che d'altronde non può bella cosa, umilemente altera e disdegnosa, toglie al mondo 'l suo sol con un bel velo; allora agghiaccia 'l fuoco ed arde 'l gelo, e Amor tremando l'armi in terra posa, vertù si fugge e cortesia sta ascosa, e spegnesi ogni ardente onesto zelo.

Oh! le montagne! mormorò Rosalia, con le mani contratte. Le montagne che mi pesano sul petto! E la neve che mi agghiaccia e mi soffoca, e il sole che mi brucia e mi accieca! Oh! e alzò il pugno sottile verso l'immensit

quando la madre da Chiron a Schiro trafuggo` lui dormendo in le sue braccia, la` onde poi li Greci il dipartiro; che mi scoss'io, si` come da la faccia mi fuggi` 'l sonno, e diventa' ismorto, come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. Dallato m'era solo il mio conforto, e 'l sole er'alto gia` piu` che due ore, e 'l viso m'era a la marina torto.

La vecchia Imazza, volgendo la testa, diede uno sguardo torvo al Frate, che gli troncò sulle labbra la parola, e con un raggrinzamento di mascelle che aveva sembianza di un truce ghigno: "Liberarlo dalle fiamme! disse: Qui è gelo: toglietelo dal freddo che lo agghiaccia, fate che si levi da , e che questo non sia come piombo freddo e greve". Così pronunciando alzò un braccio del morto, e lo lasciò cadere rimettendosi a guardarlo fisamente.

Perchè quel riso infernale? Esso mi spaventa e mi agghiaccia. Parlate, parlate, in nome di Dio! In quel momento s'intesero delle acute grida al di fuori, e una voce di donna che proferiva queste parole: Lasciatemi!... voglio vederla!... voglio parlarle!... Quali grida!