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il secolo in cui viveva consentiva estendere le forze portentose dell'anima sua a prove maggiori: cotesti erano giorni di agonia per lo intelletto italiano; il cielo nostro vestiva la cappa di piombo degl'ipocriti di Dante, la quale permetteva a quelli che vegetavano sotto di andare in cento anni appena un'oncia. Nonostante si provò a operare grandemente; uomini e cose gli si strinsero intorno come la camicia di Agamennone, sicchè presto il bene gli venne in fastidio, poi gli parve abbietto, finalmente l'odiò. Si volse al male, e gli disse, come il Demonio, sii il mio bene! Gli piacque la parte di Titano, e gli parve magnifica audacia levare la fronte ribelle contro il cielo, e sfidarlo. Riposto nel male ogni suo desiderio, siccome ogni mezzo per salire in fama, lo amò col delirio dello ebbro e con l'ostinazione del calcolatore: oltrepassare le nequizie fino a lui conosciute immaginò che fosse trasportare altrove le colonne di Ercole, e scuoprire nuovi mondi: strinse vincoli di famiglia per la volutt

E vi hanno cose che non si possono ridire, come ve ne sono di quelle, che non si possono rappresentare. Timante, pittore, non velò la faccia di Agamennone presente al sacrificio della figliuola Ifigenia? Chi potr

Come tutti rammentano, la fanciulla profetica rimane muta ed immobile durante tutta la scena dell'arrivo. Esce poi Agamennone, esce Clitennestra, i coreuti intonano il loro tristissimo canto, essa d

Per l'onor tuo intanto e pel mio e per quello della patria nostra, ti scongiuro ad usar bene del tempo. Però bell'e finito mandami presto quell'idillio in cui introduci Menalca e Melibeo a cantare tuttaquanta, alla distesa, la genealogia di Agamennone miceneo. La via della gloria ti sta aperta. Addio. Il tuo |Grisostomo|.

Bambina gli disse: Come dunque? tu mi vizii adesso? Ti do una ricompensa prima di dimandarti un sacrifizio. Vedete un po'! E qual sacrifizio don Agamennone degna dimandare a donna Ifigenia? Domani tu andrai a confessarti. Oh! oh! scoppiò Bambina ridendo. A confessarmi! Che vuoi, piccina mia? Siamo a Napoli: ciò è alla moda. Bisogna far dunque come tutti fanno. Ed ove andrò a confessarmi, di'?

Orazio cantò molti forti essere vissuti avanti Agamennone; questo è vero, come altresì vissero anime elette e grandi innanzi di Lino, e di Orfeo; di loro non avanza memoria, anco il nome rimase sommerso, e tuttavia quanta costanza mirabile, e trovati d'ingegno eccellente, ed opere egregie, dolori, affetti, sventure, e tutto affondò nel mare del tempo!

Un poeta a considerare quel pianto sotto quelle ciglia irsute scendere per un viso adusto e di dure sembianze, quale era quello di Ghino, avrebbe súbito trascorso col pensiero ai versi di Omero, nei quali egli paragona il pianto di Agamennone «.......... a cupo fonte, Che tenebrosi da scoscesa rupe Versa i suoi rivi........... ¹» ¹ Iliade, Libro 9.

ANALOGIE E GIUOCHI DI PAROLE trampolino lirico delle lingue calcolo Calcutta guttaperca pergamena Agamennone ameno anormale animale malanimo Marmara aromatico =u u u= flauto rospo nascita delle perle apremina MERDA ai

Ma che pensate voi dalla opinione di avere trafitto vostro padre ve ne sia venuto odio, o ribrezzo? Se così ritenete, voi v'ingannate. Quando mai, finchè gli uomini avranno un cuore che palpita al nome di virtù, terranno a vile, o piuttosto non leveranno a cielo la castissima donzella, che, per amore della pudicizia diventata eroina, la difese con atto pietosamente crudele? Quanto più stretto il vincolo tanto era la ingiuria maggiore, e sovveniva più legittimo il diritto di resistere. Volgete la mente alle antiche e alle moderne storie, e guardate un po' voi se infami si reputassero o scellerati i figliuoli, i quali per giusta vendetta trucidarono i propri genitori. Valgami lo esempio di Oreste: vedete; comecchè la offesa ch'ei vendicava troppo differisse dalla vostra, le circostanze fossero uguali, uccidendo egli la madre dopo molti anni che la strage di Agamennone era avvenuta, non gi

Chi vorrebbe biasimarmi, se, come Timante velava la faccia di Agamennone, io passo senza descriver le le sensazioni che abitarono Manfredi? Chi lo potrebbe? Chi lo tenta nemmeno? Taccio del quarto d'ora che corse tra la morte di Rogiero, e queste parole che il Re profferiva: « così tranquilla sar