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Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa e guata, cosi` l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lascio` gia` mai persona viva.

Ma grazie al cielo non fu mestieri di bugie; la contessa Gisella appariva dal sentiero del bosco. Era un pochino affannata dalla corsa, e accesa in volto più dell'usato; ma il color delle rose le tornava bene come quello dei gigli. Venne innanzi leggera, saltellante come una bambina, sorridente come l'aurora. Non era un complimento, non una esagerazione il dire che con lei ritornava la luce.

Dimorava appunto in questi pensieri incerta intendendo alle domestiche cure, allorchè con lena affannata la raggiunse Girani. Marcellina si scosse al calpestìo de' suoi passi, si videro, e da loro fu detto appena: oh mia Marcellina! oh mio Girani! e l'una si confuse nel seno dell'altro.

Margherita dopo pochi istanti ritornava affannata: erano la contessa Maria e la contessa Ginevra. De Nittis balzò in piedi esterrefatto nel presentimento di una sciagura. Bice! gridò loro colla faccia pallida e un gesto quasi disperato, mentre entravano nello studio. Le due signore si guardarono, poi la contessa Maria disse sorridendo: È lei stessa che ci manda.

E io: <<Se nuova legge non ti toglie memoria o uso a l'amoroso canto che mi solea quetar tutte mie doglie, di cio` ti piaccia consolare alquanto l'anima mia, che, con la sua persona venendo qui, e` affannata tanto!>>. 'Amor che ne la mente mi ragiona' comincio` elli allor si` dolcemente, che la dolcezza ancor dentro mi suona.

Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m’era durata la notte ch’i’ passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l’acqua perigliosa e guata, così l’animo mio, ch’ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lasciò gi

Allor fu la paura un poco queta che nel lago del cor m'era durata la notte ch'i' passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata uscito fuor del pelago a la riva si volge a l'acqua perigliosa e guata, cosi` l'animo mio, ch'ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo che non lascio` gia` mai persona viva.

di cio` ti piaccia consolare alquanto l'anima mia, che, con la sua persona venendo qui, e` affannata tanto!>>. 'Amor che ne la mente mi ragiona' comincio` elli allor si` dolcemente, che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio maestro e io e quella gente ch'eran con lui parevan si` contenti, come a nessun toccasse altro la mente.

E sempre correndo non s'arrestano neppure allorchè il piede incespicando, mal sa sostenere il gracile corpo, che cade sull'erba e sui fiori. Oh, come sono stanca! diceva affannata una vezzosa fanciullina di circa dieci anni. Sapete, care mie, cosa dobbiamo fare adesso? Coglieremo insieme margheritine e viole, e comporremo un bel serto. Che ve ne pare?

"Che processo?" domandò Alice, tutta affannata mentre fuggiva, ma il Grifone rispose soltanto "Vieni!" e scappava più lesto, mentre il vento portava sempre più debolmente alle loro orecchie l'eco fuggevole delle parole soavi e malinconiche: "Canto all'Astro di sera; Canto la tua bon ta ci vile Zuppa!"