United States or Grenada ? Vote for the TOP Country of the Week !


Di piombo il ciel parea, E la sottil pioviggine silenziosa cadea. Le galline e i piccioni, nascosti sui fienili, O accovacciati agli angoli dei luridi cortili, Borbottavan sommessi cercando il posto adatto. Sulle ceneri calde s'accoccolava il gatto. I dindi, che non amano dormire affratellati, Sui carri e sulle travi eransi sparpagliati; Taluni dai piuoli d'una scala sbilenca Dominavan la scena.

Scendendo verso il mare scoprimmo lontano fra gli alberi un gruppo di cavalli e d'uomini accovacciati, i quali, appena ci videro, si rizzarono in piedi, saltarono in sella e si diressero verso di noi, distendendosi sopra una sola linea in forma di mezzaluna, come se volessero impedirci di fuggire per una scorciatoia verso la citt

Uscirono così parlando dal cortile dell'arsenale: precedeva il conte Giberto coi principali capitani del Medici, veniva poscia questo stesso avente Falco a sinistra, e dietro Gabriele con Rina e la madre. "Ebbene, che mi narri dei Ducali?" chiese Gian Giacomo a Falco con bassa ma ansiosa voce. "Sono tutti accovacciati dentro le mura di Como", rispose questi sommessamente esso pure.

A notte avanzata, feci un giro per il palazzo. Sui pianerottoli, davanti alle porte delle camere, nel giardino, per le scale c'erano soldati accovacciati, ravvolti nelle cappe, che dormivano profondamente. Dinanzi alla piccola porta del cortile russava all'aria aperta il fedele Hamed Ben Kasen, disteso sopra una stuoia, colla sciabola al fianco. La luce velata delle lanterne faceva scintillare i musaici dei pavimenti e dei muri che parevano tempestati di perle, e dava a tutto l'edifizio l'apparenza misteriosa e magnifica d'una reggia. Il cielo era tutto stellato, e un vento leggero faceva stormire gli aranci del giardino. Si sentiva distintamente, nel silenzio della notte, il rumore del Fiume delle perle, il gorgoglio delle fontane, il[tn261] tic-tac degli orologi, e di tratto in tratto le voci acute delle sentinelle, che dalle varie porte esterne del palazzo si davano l'all'erta cantando delle preghiere. Che belle ore passai, quella notte, col viso all'inferriata della finestra su cui batteva la luna, pensando alla grande citt

Gran Mare vendicatore! Mare di caucciù nerastro!... Su! Balza! Balza, in un elastico slancio, di sopra alle nuvole, fino allo Zenit!... .... E poi piomba e ripiomba, instancabile, come una palla di gomma, enorme, pesante! Sfonda le rive, i porti e i docks accovacciati siccome bufali, sotto le loro contorte corna di fumo!

Andava morendo in distanza il rumore dei passi della triste comitiva, gli abitanti stavano accovacciati per le case, e la strada di Mentana per tutta la sua lunghezza taceva come un sepolcro. Salutai Bertani, che tetramente soffriva della patria sciagura rintuzzando persino le frasi roventi della sua impetuosa bile, uscii dall'oratorio tramutato in suo ospedale e m'avviai solingo al castello.

Le nostre tende, il bagaglio sparso in diversi punti, le capanne improvvisatevi d'attorno dai servi con pochi rami e pelli, tutti i buoi, muli e boricchi concentrati in diversi gruppi, i gruppi di beduini accovacciati attorno ai grandi falò che illuminano la scena persa nella solitudine di una valle, fra monti coperti da foreste abitate da fiere: in qualche brigatella si canta, in altra si dorme, in alcune si balla e qualche volta si alternano le danze ad esercizii di scherma, fingendo alcuni di attaccare un nemico che si difende colla propria lancia e collo scudo, facendo finte, assalti, retrocedendo, avanzando, inginocchiandosi per essere coperto dallo scudo, fingendo cadere ferito per poi alzandosi d'un tratto riattaccare di sorpresa il nemico, e di quando in quando interrompendo questa fantastica scena con grida acute e con battimani.

Tutti accovacciati intorno a quel focolare: chi soffiava, chi faceva riparo col suo corpo a un venticello impertinente, perchè tutto quel fumo si cambiasse in fiamma; ma tutti i nostri sforzi insieme riuniti a nulla approdavano.

Ed ecco ancora tre reti d'immagini: «Intorno al pozzo della Bumeliana, sotto gli olivi folti, tre cammelli comodamente accovacciati nella sabbia si gargarizzavano dalla contentezza, come vecchie grondaie di pietra, mescolando il ciac-ciac dei loro sputacchi ai tonfi regolari della pompa a vapore che d

Ti hanno forse salvato da un lungo sonno mortale, facendoti sostenere la parte passatista di Prometeo!... Oh! no! che seccatura!... Eccoti riaddormentato, colla tua solita smorfia di paura cretina che ti rimane scolpita sulla faccia gonfia.... Somigli a quegli scogli clericali accovacciati a fior d'acqua, la cui schiuma ha improvvisi spaventi bianchi ad ogni obice sibilante.... Suvvia, svegliati!... Ecco: l'ora è venuta di mostrarti al pubblico, o vecchio orso sozzo di sangue.... Un po' di pulizia!