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La contessa, accortasi forse della soggezione che il suo aspetto aveva incusso alla giovane forastiera o spinta da naturai cortesia a toglierla d'imbarazzo, ebbe allora qualche frase molto amabile, ma pur sempre assai sostenuta, per darle il benvenuto.

Accortasi dello abbattimento del marito preme l'angoscia, e si accosta a lui per dargli animo, ed abbracciarlo; senonchè lo sbirro, che prima l'aveva lasciata andare, quasi sdegnoso di avere sentito affetto, si pone fra il marito e lei, e, respingendola, in molto dura maniera le dice: Addietro; qui non venimmo a sentire piagnistei.

Giorgio se ne andava lentamente... Lo si vedeva ancora, nel buio, e si sentivano i suoi passi battere scricchiolando sul pavimento, quando Lalla, accortasi ch'egli si era dimenticata non so che noticina per certe sue commissioncelle, gli corse dietro chiamandolo e rimproverandolo scherzosamente. L'altro si fermò sul pianerottolo dello scalone, poi tornò indietro.

Cotesta mattina, quando Lauretta reduce da Vergiole le entrò in camera, trovò Selvaggia che giaceva in letto supina sollevata alquanto dai guanciali, e nella massima quiete. I capelli le stavan dietro raccolti, ma non che alcuna delle sue bionde anella non le scendesser dinanzi sui bianchi lini della sua veste; ed era in volto d’un tal rosso incarnato, che si sarebbe detto: «ella è sanaGli occhi avea chiusi come in un dolce sonno. Lauretta, per timor di destarla, si era avvicinata a passi lenti e leggeri, ritenendo quasi il respiro: e dal fondo del letto andava osservando se veramente dormisse; e allora, se meglio fosse stato di lasciarla in riposo. Quando Selvaggia in un subito aperse gli occhi; e accortasi dell’amica, la guardò e le sorrise. Poi tratta fuori una mano e porgendogliela:

Accortasi del pericolo di dover lottare contro i tre, Clelia trasse risolutamente il pugnaletto e mentre furibonda e con voce commossa esclamava: "Piuttosto m'immergerò questo ferro nel cuore" il maledetto vecchio, ladro delle sostanze del povero Muzio, s'andava avvicinando in modo da poter lanciare la sua mano di falco sulla destra della fanciulla, che strinse come una tenaglia.

¹ L'avventura di Lucia è riferita dal Ghirardacci nelle Storie di Bologna, Lucia bellissima vergine si rende monaca; un giovane bolognese vedutala alla terrazza, dove ella si faceva ad ascoltare la messa, perdutamente se ne innamora; accortasi la modesta dell'amore del giovane, non comparisce più; questi disperato passa a combattere in Palestina, dove fatto prigioniero invoca presso a morte l'amata donzella: si addormenta, e al suo svegliarsi si trova in Bologna alla porta del monastero dove abitava Lucia, ed ella stessa appresso; il giovane le domanda se viva, ed ella risponde che , ma della vera vita, che vada a deporre i ferri sopra la sua tomba, e che ringrazii la Santissima Vergine della grazia ricevuta.

Grazie, buona donna; scusate se vi ho spaventata. La fanciulla, appoggiandosi al braccio della giardiniera, si fece accompagnare un tratto per il viale fin verso il cancello; ma fatti alcuni passi, accortasi di non aver ringraziata e salutata la bella signora che l'aveva soccorsa e di cui teneva ancor stretta nella mano un'elegante fialetta di cristallo: Quella buona signora.... disse voltandosi a cercarla cogli occhi. Ma la buona signora era gi

Emilia continuò a passeggiare, affliggendosi che il conte non desistesse da un progetto da lei sempre respinto. Perduta nelle sue tristi riflessioni, si trovò insensibilmente al bosco che circondava il convento di Santa Chiara, alla vista delle cui torri, accortasi allora quanto si fosse allontanata, risolse di prolungare un po' più la passeggiata, e d'andare ad informarsi della badessa e delle monache sue amiche. Entrò nel parlatorio, e non avendovi trovato nessuno, suppose che fossero tutte in chiesa; finalmente giunse una monaca cercando la badessa con aria d'impazienza, senza osservare Emilia. Ella si fece conoscere, ed intese che stavano pregando per l'anima di suor Agnese, la quale aveva languito per molto tempo, ed in quel momento era moribonda. La monaca le fece il dettaglio dei patimenti di suor Agnese, e le orribili convulsioni da essa patite. Era ricaduta in uno stato tale di disperazione, che le sue proprie orazioni, alle quali si univano quelle di tutta la comunit

La popolazione Digionese, accortasi dell'errore meschino in cui l'avevano fatta cadere la sera precedente alcuni vigliacchi, non si restava dal magnificare il nostro coraggio ed aumentava verso di noi di dimostrazioni affettuose e gentili; sapemmo che causa principale dello sgomento e dell'allarme era stato il colonnello dei mobilizzati dell'Alta Savoja, che al primo rumore del combattimento, era corso con diversi suoi uomini alla ferrovia, e aveva preteso che di riffe o di raffe si mettesse in pronto un convoglio, onde partire alla volta di Lione.

Il molle di cotesto atto, che Amore illeggiadrì con le grazie pudiche, percosse anche la mente del carnefice, il quale pensando alia figlia, esita a disfare quell'amabile forma; ond'essa, accortasi di alcuna dimora, comandò: Ferisci. E il braccio scese. Tutti chiusero gli occhi; e l'aere battuto eccheggiò di un solo, lacerante, e lunghissimo grido.