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II°. [I[Gazzetta]I] = Simile al suo duplo è pur la gazzetta semplice, del diametro di m. 0,023, del peso di k. 19. 143/255, e di biglione al titolo antecedentemente notato. Uguale n'è pure il tipo, proporzionalmente minore, in cui altra differenza non si rimarca dal doppio pezzo che la leggenda del rovescio che offre VE. invece di VEN, e l'esergo del lato medesimo che porta di necessit

143 Lasciò la lingua all'ultimo in riposo Zerbin, poi che 'l parlar gli giovò poco; per quel ch'udito avea, tanto geloso, che non trovava il cor nel petto loco; d'Issabella trovar disioso, che saria per vederla ito nel fuoco: ma non poteva andar più che volesse colei, poi ch'a Marfisa lo promesse.

143 I naviganti a dimostrare effetto vanno de l'arte in che lodati sono: chi discorre fischiando col fraschetto, e quanto han gli altri a far, mostra col suono; chi l'ancore apparechia da rispetto, e chi al mainare e chi alla scotta è buono; chi 'l timone, chi l'arbore assicura, chi la coperta di sgombrare ha cura. 144 Crebbe il tempo crudel tutta la notte, caliginosa e più scura ch'inferno.

²⁶¹ De Saint-Non, op. cit., v. IV, part. I, p. 143.

I nomi de' cittadini palermitani da' quali si tolse in presto il danaro di cui tratta questo diploma, sono: Failla, de Pulcaro, Riccio, Tagliavia, ed Afflitto. Diploma del 15 marzo 1278 per compensarsi col danaro dato in prestito dal comune di Caltagirone, il debito ch'esso avea per la imposta de' legnami e marinai, nella somma di once 727. R. archivio di Napoli, reg. 1268, A, fog.143.

²⁹¹ A. Guarnieri, Alcune notizie sovra la gestione d’una casa baronale ecc., verso la fine del sec. XVIII. in Arch. stor. sic., c. XVII, pp. 121 e 143. Pal. 1892.

³⁹⁷ Meli, Poesie, p. 127: In lodi di lu purci; p. 129: In lodi di la musca; p. 143: Contra li cirimonii e lu Galateu. Ora in queste adunanze la partecipazione dei poeti, cercata o profferta, era inevitabile. Questa partecipazione vuol essere intesa per tutte le ordinarie riunioni; e con l’andare degli anni, verso il declinare del secolo, prese il più strano indirizzo.

Nella Storia della Inghilterra di DAVID HUME (T. I. pag. 143 e seg.) leggiamo questo fatto atrocissimo, raccontato così: «Edvigo figlio di Edmondo, malgrado l'affinit

Di par l'avere e 'l dar, marito, poni; fa, com'io a te, che tu a me ancor perdoni: 143 e sia la pace e sia l'accordo fatto, ch'ogni passato error vada in oblio; ch'in parole io possa mai in atto ricordarti il tuo error, a me tu il mio. Il marito ne parve aver buon patto, dimostrossi al perdonar restio. Così a pace e concordia ritornaro, e sempre poi fu l'uno all'altro caro.

Gli spettacoli teatrali, qualunque fosse la loro natura, costituirono sempre una delle passioni predominanti nei Palermitani; l’«opera però era sempre la più favorita»⁴⁸ per la quale venivano sempre con periodiche esecuzioni aperti i teatri di S.a Cecilia e di S.a Caterina, i maggiori del tempo. ⁴⁸ De Saint-Non, op. cit., p. 143.