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Traggo questo concetto da tre diplomi: . quello or ora citato del 3 febbraio 1270 pel sussidio a Landolfina; . un altro della stessa data che le accordò salvocondotto e sicurezza a dimorare in Salerno, che leggesi in fine della presente opera, docum.

Il segreto amministrava queste gabelle, ed era in Sicilia un solo, se non che talvolta più persone prendeano in fitto questo uficio, come il mostra un diploma del 29 ottobre ottava Ind. per alcune decime e prestazioni alla chiesa di Messina, nel cui margine leggesi Alaymo de Lentini et sociis secretis Sicilie, r. archivio di Napoli, reg. segnato 1270, B, fog. 9; e un altro diploma del 23 settembre dello stesso anno, ibid., fog. 8, per la elezione d'Arrigo de Riso e Arrigo Rosso da Messina a segreti di Calabria.

Trascriveano poi la carta lasciata a re Carlo negli stessi sensi, la quale è in latino, lingua diplomatica del tempo. Vi si legge ch'essi avean trattato sino al martedì in festo inventionis sancte crucis. Raynald, Ann. ecc. 1270, §. 23. Gio. Villani, lib. 7, cap. 37. Muratori, Ann. d'Italia, 1270. Saba Malaspina, lib. 5, cap. 1. Gesta Philippi III, di frate Guglielmo de Nangis, in Duchesne Hist.

Diploma dato di Capua del 3 febbr. 1270, pel quale Carlo I die' un sussidio, su i confiscati beni dotali, a Landolfina moglie di Giovanni di Procida da Salerno, come non partecipe della colpa del marito, «il quale per alto tradimento commesso, come dicesi, contro la maest

Nos autem qui civitatem eamdem speciali prerogativa diligimus et fovemus, eo quod Caput et Sedes Regni nostri exsistit, etc. leggesi in un diploma di Carlo I, dato di Napoli a 29 ottobre 1270 in favore del clero palermitano, presso Inveges, Ann. di Palermo, tom. III, pag. 741.

Veg. anche diploma del 15 marzo 1278, ibid., reg. segnato 1268, A, fog. 142, indirizzato al segreto di Sicilia; e un altro al medesimo, ibid., reg. 1270, B, fog. 11, dato il 27 febbraio, ottava Ind. 1280, per dritti di riva e bucceria di Palermo. Diploma del 6 agosto 1281 nell'Elenco dalle pergamene del r. archivio di Napoli, tom. I, p. 228. Ibidem.

Perchè alcune notizie pubblicate recentemente intorno al Sordello della Divina Commedia, e la relazione Ms. ch'io trovai d'una ambasceria della corte di Francia per la crociata del 1270, ritraggon sempre meglio le sembianze niente amabili di Carlo d'Angiò.

In un altro diploma del r. archivio di Napoli, reg. segnato 1270, B, fog. 9, a t. in data del 29 ottobre 1279, per alcune prestazioni alla chiesa di Messina, si legge al margine: Alaymo de Lentini et sociis secretis Sicilie. Donde si conferma che Alaimo era nobile uomo, adoperato ne' maggiori ufici dello stato, e ricco da prender in affitto quel della Segrezia.

Nel conto del giustiziere della Sicilia oltre il Salso, reg. del r. archivio di Napoli segnato 1268, O fog. 75, si veggono messe a entrata le terze parti de' mobili de' contumaci. Capitoli del regno di Napoli, pag. 16, 26 gennaio 1278. Diploma del 3 febbraio 1270, tra' Mss. della Bibl. com. di Palermo, Q. q. F. 70, pubblicato dal sac.

Diploma del 14 luglio 1266, dall'archivio della chiesa di Cefalù, tra i Mss. della Bibl. com. di Palermo Q. q. Diploma di Carlo I dato il 13 giugno 1270, nel quale si comanda una inquisizione per le concessioni di Federigo dopo la sua deposizione, di Corrado, e di Manfredi. Dal r. archivio di Napoli, Papon, Hist. gen. de Provence, tom. III, Docum. 8. Gio. Villani, lib. 7, cap. 30.